A gran voce si chiede un significativo aumento del ritmo della campagna vaccinale in Sicilia. Con l’estate alle porte, e una situazione economica in palese difficoltà, quello che si cerca di evitare sono le zone rosse. Ultimo in ordine di tempo lo sfogo di Patrizia Di Dio. Assieme ai suoi associati, il presidente di Confcommercio Palermo chiede infatti a gran voce che dai 18.000 vaccini quotidiani si possa balzare ad un un minimo di 50 mila. Ecco dunque la pronta risposta del governo regionale. Vaccinazioni, ogni giorno, senza prenotazione in tutti gli Hub e Centri vaccinali della Sicilia. Torna da domani (mercoledì 28 aprile) l’iniziativa promossa dal governo regionale che già nelle scorse settimane ha consentito di incrementare, nei weekend, il numero delle somministrazioni del siero anti Covid 19, riscuotendo l’apprezzamento dei siciliani.
Una misura che, anche in questa occasione sarà rivolta a precisi target della popolazione che rientrano nell’attuale Piano nazionale.
Potranno ricevere il vaccino anti Covid, presentandosi nelle strutture vaccinali dell’Isola, tutti i cittadini con più di 60 anni (classe 1961 compresa) e i soggetti di ogni età appartenenti alla categoria prioritaria a “elevata fragilità” (così come indicato dal Piano vaccinale nazionale). Per questi ultimi, in particolare, basterà esibire un certificato rilasciato dallo specialista o dal medico di medicina generale comprovante la propria condizione di salute.
Gli Hub vaccinali saranno organizzati con corsie dedicate: oltre a quelle riservate ai cittadini già prenotati, verranno infatti allestiti dei corridoi proprio per i soggetti over 60 e per le persone con patologie a elevata fragilità.
Sul tema dell’esenzione ticket si esprimono i segretari generali di Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo, Fnp Cisl Palermo Trapani Rosaria Aquilone e Uilp Uil Palermo Alberto Magro. “Come mai malgrado la proroga della scadenza della validità delle esenzioni ticket, tantissime persone non riescono ancora a usufruirne. Ci chiediamo se l’Asp ha provveduto per tempo ad attivare le comunicazioni necessarie per consentire la proroga agli aventi diritto”. I sindacati dei Pensionati lamentano inoltre: “Le commissioni invalidità non operano poi da parecchio tempo: chiediamo se sia possibile avere una comunicazione ufficiale dell’esistenza di un piano, un programma delle attività, anche in questo periodo, almeno per l’esame dei casi più gravi da contagio Covid. E come mai Asp non ha stipulato una convenzione con l’Inps sul funzionamento delle commissioni in modo da un lato di semplificare l’iter e dall’altro arrecare il minor disagio al cittadino”.
I sindacati dei Pensionati concludono “di certo non ci fermeremo anche davanti a questo atteggiamento di chiusura da parte dell’Azienda sanitaria provinciale 6, è necessario un confronto in tempi rapidi le questioni sono tante e legate tutte alla tutela della salute dei cittadini”.