Covid, registrato il primo caso di variante sudafricana in Europa

Costituita task force allo Spallanzani. Intanto, il ministro Speranza ha firmato una apposita ordinanza a che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini.

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Una nuova variante del virus SarsCoV2 spaventa il mondo: si tratta della B.1.1.529, identificata in Sudafrica, ma già giunta in Europa. In Belgio infatti si è registrato il caso di una donna, che ha sviluppato i sintomi undici giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. Non ci sarebbero collegamenti col Sudafrica o con altri Paesi del sud del continente. Al momento della diagnosi la paziente presentava carica virale elevata; non è vaccinata né si era mai infettata.

Non si conosce ancora molto su questa nuova variante del Covid, dunque non è ancora noto il suo impatto in termini di contagiosità e resistenza a terapie e vaccini.

L’istituto Spallanzani ha già costituito una task force in merito. Lo scopo è quello di “analizzare i dati che afferiscono a livello internazionale e predisporre il sequenziamento dei ceppi a fini di sorveglianza virologica”. La task force avrà presto una call internazionale con gli esperti del Nicd sudafricano.

Covid, variante sudafricana, l’ordinanza italiana

“Al momento non ci sono dati sufficienti che ci indichino innanzitutto la trasmissibilità e in secondo luogo se la variante eluda o meno i vaccini attualmente disponibili – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri -. E’ chiaro che allora sarebbe un problema: al momento è presto e non è presente in Italia, ma va attenzionata”.

Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una apposita ordinanza a che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi quattordici giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini.

Dello stesso avviso la Commissione europea, che ha reso nota l’eventualità di interrompere i voli dall’Africa meridionale.

Pfizer studia l’efficacia del vaccino

Intanto Pfizer e BioNTech sono allo studio della nuova variante di Covid. L’azienda ha dichiarato che, al più tardi entro due settimane, sarà in grado di avere i primi risultati.  

“Nel caso in cui emerga una variante del virus SasrCoV2 che sfugga al vaccino, Pfizer e BioNTech prevedono di essere in grado di sviluppare e produrre un vaccino su misura contro quella variante in circa 100 giorni, previa approvazione normativa”. Così l’azienda ha comunicato.

L’Oms sta monitorando naturalmente i dati sulla nuova variante. A Ginevrà si terrà una nuova riunione di esperti in merito. Tuttavia, è chiaro che saranno necessarie settimane per comprendere le caratteristiche sia in termini di contagiosità che di risposta a terapie e vaccini.

Anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) è al lavoro sul caso, su cui pubblicherà un documento.

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