Covid e rientro a scuola, l’appello: “Si tuteli il diritto alla salute dei bambini”

L’intervista a Cira Maniscalco, presidente del Co.sma.nn, Comitato regionale malattie rare neurologiche e neurochirurgiche, impegnata al fianco di altre realtà e associazioni sul tema del rientro in presenza a scuola

scuola

L’impennata dei contagi di Covid-19 in Sicilia fa temere il rientro a scuola. Da più parti si alzano voci che chiedono che il ritorno fra i banchi in presenza slitti anche oltre la data del 13 gennaio.

Tra questi, vi è Cira Maniscalco, presidente del Co.sma.nn, Comitato regionale malattie rare neurologiche e neurochirurgiche, che avanza serie perplessità sul tema. Non è l’unica impegnata in questa lotta. Accanto a lei anche, Fabrizio Artale, presidente Movimento per la salute dei giovani; Antonio Tomaselli, fondatore del movimento Cittadini in rete; Cinzia Calderone, presidente dell’Associazione Iris.

Insieme stanno lottando per “difendere il diritto alla salute di bambini e ragazzi”, come spiega Cira Maniscalco a Palermo Live. E aggiunge: “Ci aspettiamo da parte del Governo regionale, indipendentemente dal parere discordante del ministro Bianchi, quanto hanno fatto altri Governatori di regione, andando incontro anche all’impugnativa delle ordinanze”.

Covid a scuola, timori e perplessità

I timori sono chiari. “Stiamo assistendo a una crescita sproporzionata dei contagi, che non dipende solo dai ragazzi ma anche da docenti e personale Ata – spiega Cira Maniscalco -. E’ una situazione paradossale: riconoscere l’emergenza e che siamo in un momento particolare, ma insistere nel rientro a scuola. Ci sono dispositivi che vengono a mancare e poi il fatto che ci sono 25 bambini in classi di pochi metri quadrati, le cosiddette “classi pollaio”. Insomma, non ci sentiamo sicuri come genitori. Non siamo d’accordo che la scuola sia il luogo più sicuro. E’ vero che riconosciamo il diritto allo studio, ma allo stesso tempo non ci sono le condizioni di sicurezza”.

La proposta è quella di rimandare il ritorno in presenza fra i banchi. “Tutti quanti – prosegue Cira Maniscalco – chiediamo al governo regionale un’ulteriore verifica dei dati e, allo stesso tempo, che il rientro a scuola possa slittare magari ai primi di febbraio“. L’obiettivo è quello di “aspettare che la curva cominci ad abbassarsi e che intanto incrementi la campagna vaccinale. Vorremmo raggiungere quella “sicurezza” nel tornare a scuola”.

“Chiediamo – conclude – una presa di coscienza da parte delle istituzioni. Crediamo fermamente che i bambini non si toccano, così come il loro diritto alla salute. Non possono pagare le conseguenze di una “cattiva amministrazione””. Il pensiero, in particolar modo, si rivolge a quei bambini in condizione di fragilità, che si scontrano anche con la paralisi degli ospedali dovuta alla pandemia. “Visto e considerato che il sistema sanitario non è in grado di reggere, almeno ci sia il coraggio di accettare che c’è questa condizione e mettere i nostri figli al riparo”.

Cira Maniscalco e Antonio Tomaselli saranno in diretta sulla pagina Facebook di Palermo Live per chiarire le loro posizioni sul tema. Vi invitiamo a seguire l’intervista qui.

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