Crisi sanità: personale non pagato e turni massacranti
Il coordinamento regionale FIALS118 alza la voce e minaccia proteste in assenza di dialogo
La sezione siciliana della FIALS (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità) lancia l’allarme: la condizioni di lavoro del personale autista soccorritore SEUS, in Sicilia, hanno raggiunto un livello di assoluta criticità. Tra i problemi segnalati dall’ente l’interruzione delle trattative utili alla stipula del Contratto Integrativo Aziendale, che prevedeva istituti riconosciuti dal personale dipendente.
In generale, a essere denunciata da parte di FIALS, l’indifferenza della dirigenza politica regionale: in sua risposta i vertici del coordinamento paventano «proteste eclatanti» e si dicono pronti a scendere in piazza. Ma non è soltanto la politica a “fare orecchie da mercante”: Carmelo Salamone, responsabile del coordinamento regionale di FIALS, sottolinea che anche dalla consortile SEUS (Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria) non arrivano risposte in merito.
I rapporti con i dipendenti intanto sono regolati da proroghe bimestrali in sostituzione del rinnovo del contratto, scaduto nel 31 dicembre dello scorso anno. A complicare il quadro il ritardo nel pagamento della retribuzione del mese di luglio, la mancanza di personale (soprattutto nel settore orientale dell’Isola), la mancata assegnazione di ferie e riposi, turni massacranti da 12 ore ciascuno.Tutto ciò colpisce una classe di lavoratori che, secondo il comunicato diffuso dal Coordinamento Regionale del sindacato, «furono gli eroi in tempo di pandemia». L’Assessorato ancora tace.
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