Sarebbero dieci le palazzine crollate tra la via Galileo Galilei e la via Trilussa a Ravanusa, nell’agrigentino. Ieri, alle 20:20, una terribile esplosione ha scosso gli abitanti della piccola località che conta circa 11 mila abitanti. Non c’è ancora certezza sulle cause della deflagrazione, ma l’ipotesi più accreditata è quella di una fuga di gas da un tubo proveniente dal metanodotto cittadino. Ad avvalorare questa tesi, il fatto che, a quanto pare, diversi cittadini di Ravanusa avessero segnalato nei giorni precedenti una strana puzza di gas nella zona.
Non si sa al momento con precisione il numero dei dispersi. Alcune testate giornalistiche e le agenzie di stampa parlano di 12 persone. Ma è un numero che potrebbe aumentare col passare delle ore. Si tratta di un intervento molto difficile e pericoloso: i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in superficie e il flusso del gas è stato interrotto. Tuttavia, sotto le macerie continua a vedersi del fuoco, perché si sono create delle camere di combustione in cui è ancora presente del gas e materiali infiammabili.
Intorno all’1:25 di notte, una donna di circa 80 anni è stata estratta viva dalle macerie. I Vigili del Fuoco sono riusciti a trovarla grazie alle urla dell’anziana pensionata. La donna è stata condotta all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata dove i medici hanno diagnosticato un politrauma. Non sembra essere, fortunatamente, in pericolo di vita.
(Immagine di copertina da Local Team)
CONTINUA A LEGGERE CLICCANDO QUI