Il crooner palermitano Vincenzo Rinella al Circolo Unificato
Ad accompagnare l’artista, Fabio Lo Verde al pianoforte e Massimiliano Barbera al contrabbasso
Il crooner Vincenzo Rinella protagonista di una serata musicale all’insegna del jazz, della bossa nova e dello swing al Circolo Unificato dell’Esercito.
Ad accompagnare l’artista palermitano, Fabio Lo Verde al pianoforte e Massimiliano Barbera al contrabbasso.
Appuntamento venerdì 3 marzo alle 20:30 negli spazi dell’ex Circolo degli Ufficiali, in piazza Sant’Oliva 25 a Palermo.
Cena e concerto hanno un costo di ventidue euro.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 389.0035290.
I DETTAGLI DELL’EVENTO
Vincenzo Rinella si ispira alla tradizione statunitense dei grandi “crooners” quali Frank Sinatra e Tony Bennett.
Ama portare sul palco un repertorio variegato che spazia dal jazz allo swing, e che include brani rivisitati anche in versione latina.
L’esibizione live si terrà durante il corso della cena: un concerto molto intimo e l’interpretazione di canzoni famose ma anche meno blasonate animeranno la serata.
Protagonista, l’eleganza di grandi autori come Cole Porter, George Gershwin e Antônio Carlos Jobim e il talento interpretativo di nomi quali Ella Fitzgerald e gli stessi Frank Sinatra e Tony Bennett, all’apice del successo tra gli anni trenta e sessanta.
I CROONERS, “CANTANTI CONFIDENZIALI”
Tono della voce caldo e profondo, canto emotivo, pezzi lenti e ballate.
Ecco i tratti distintivi del crooner, termine anglosassone che deriva dal verbo “to croon” , ovvero cantare a bassa voce.
In italiano, il crooner è stato tradizionalmente definito “cantante confidenziale”
I primi crooners della storia sono stati Bing Crosby, Rudy Vallee e Russ Colombo: artisti che non diedero mai vita a un genere preciso, e tuttavia artefici di una grande tradizione proseguita con successo con nomi del calibro di Dean Martin, Perry Como e, successivamente, Frank Sinatra.
Negli Stati Uniti, i crooners giunsero all’apice della popolarità tra gli anni quaranta e cinquanta: molti di loro avevano origini italiane.
Proprio l’Italia, qualche anno più tardi, registrò l’affermazione di autentici crooners quali Johnny Dorelli, Fred Bongusto, Bruno Martino e Nicola Arigliano.