Nessun accordo tra i capigruppo della maggioranza sul Ddl Zan. L’Aula del Senato ha confermato la calendarizzazione della legge sull’omofobia il 13 luglio alle 16.30. Il pomo della discordia riguarda l’identità di genere che secondo la Lega “nel disegno di legge è da eliminare”.
“Una legge che tutela dai crimini d’odio non si può barattare con un accordo di potere. Renzi vuole essere protagonista di una mediazione, ma rischia di far saltare la legge. La destra invece vuole solo decapitarla. Paura che la legge non venga approvata? Intanto, andiamo in aula dalla commissione giustizia e incrociamo le dita. Poi leggiamo gli emendamenti dei partiti. Nel Pd ci sono dubbi e perplessità su alcuni punti, ma siamo compatti. Se Italia Viva vota compatta, in Senato ci sono i numeri“. Queste le parole di Alessandro Zan ai microfoni di The Breakfast Club.
Scontro tra Lega e Pd. “Voi volete approvare la legge così com’è e il vostro atteggiamento è prendere o lasciare. E così avvelenate un clima politica nella maggioranza”, ha detto il capogruppo leghista Massimiliano Romeo