Decreto sostegni, il no di Unicoop Sicilia: “Ecatombe per le imprese”

I vertici regionali definiscono “inadeguata” e “iniqua” la misura del governo guidato da Mario Draghi

imprese

Secondo Unicoop Sicilia, possibile ecatombe per le imprese con il Decreto sostegni

Duro intervento di Unicoop Sicilia sul tema dei contributi a fondo perduto voluti dal governo nazionale guidato da Mario Draghi.
Felice Coppolino ed Eleonora Contarino, rispettivamente presidente e vice, polemizzano sulla misura, definendola “inadeguata e iniqua” e temono la desertificazione delle imprese al Sud.

Eleonora Contarino e Felice Coppolino
Eleonora Contarino e Felice Coppolino


“Sulla base di quanto prevede la norma appena approvata dall’esecutivo – dichiarano – il contributo spetterebbe, sempre e comunque, a chi ha aperto una partita IVA dal 2019 in avanti”.
“Tutto ciò – si legge in una nota – a prescindere dall’eventuale calo di fatturato subito”.
“E così, tante imprese – spiegano i vertici regionali di Unicoop Sicilia – percepiranno la somma minima di 1.000 o 2.000 euro, senza aver avuto alcun danno o addirittura avendo registrato un aumento del proprio giro d’affari”.

RISTORAZIONE, TURISMO E CULTURA : SETTORI PENALIZZATI

“Al contrario – aggiunge Eleonora Contarino – tutte quelle cooperative che noi assistiamo, riceveranno, applicando la percentuale prevista al calo di fatturato medio mensile, un esiguo contributo pari a neppure il dieci per cento delle perdite subite, peraltro dopo mesi di attesa”.
La vice presidente si riferisce alle attività produttive nei settori più colpiti: ristorazione, turismo e cultura.
“Un fatto che consideriamo estremamente nocivo – aggiunge – così come è goffo il tentativo del governo che cerca di correre ai ripari, eliminando sia il grave danno causato che l’ingiustizia subita dalle imprese”.
Aver demonizzato il meccanismo dei codici Ateco chiarisce – ha soltanto prodotto l’assurdo risultato di destinare risorse a chi non ha subito danni”.
“O perlomeno non nella stessa misura di chi, invece – conclude – è stato costretto a chiudere o a limitare pesantemente la propria attività”.

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE FELICE COPPOLINO

“Quanto denunciato da Unicoop Sicilia – dichiara il presidente regionale Felice Coppolino – fotografa una triste situazione che, di fatto, ha danneggiato tutte quelle imprese che, più delle altre, hanno pagato un conto salatissimo a causa del Covid 19”.
“Non è più possibile perdere tempo – aggiunge – occorre, invece, intervenire subito con capacità e chiarezza, così come sarebbe auspicabile ripensare tutto il sistema di aiuti”.
Oltre alla necessità di “investire, giustamente, in una campagna vaccinale più efficiente“.
Precisamente, a partire dagli adempimenti e dalle tutele, dalle scadenze fiscali alla cassa integrazione e al riconoscimento dei crediti di imposta per i comparti più colpiti.
“A meno che qualcuno – conclude il presidente – non abbia già deciso e pianificato la desertificazione delle imprese del Mezzogiorno ed in particolar modo di quelle siciliane: un’ecatombe che auspichiamo non avvenga mai”.