Non ce n’è covid, piuttosto “la pandemia è un complotto per vendere vaccini”. No, questa volta non c’entra nulla Angela Chianello, poi ribattezzata “Angela da Mondello”, che pronunciò la scorsa estate la frase divenuta tristemente celebre. Ad emettere invece il delirante verdetto è stato Miguel Bosè, noto artista spagnolo, e figlio della grande attrice Lucia Bosè, morta per covid lo scorso 23 marzo. “Non è stato il virus a ucciderla, ma qualcos’altro. – Ha affermato il figlio riguardo la morte della madre – Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curarla“.
Miguel Bosè, fin dall’inizio della pandemia, si è sempre dimostrato un convinto negazionista. “Una posizione che porto avanti a testa alta“, ha affermato in un’intervista andata in onda sul canale tv “La sexta”. Pochi mesi prima si era dimostrato contrario anche all’uso delle mascherine e all’adozione del vaccino; imposizioni, secondo l’artista, di una “dittatura sanitaria“.
Nella seconda parte dell’intervista rilasciata alla tv spagnola il cantante e attore si dimostra, se possibile, ancora più esplicito sull’argomento. “Solo io possiedo la verità, altro che bufale. Non mi interessa ciò che pensano gli altri, se avessi dato peso alle parole di altri non avrei mai avuto questa carriera. Dov’è il virus? – procede Bosè – Io non lo vedo. Questo è solo un complotto per sottomettere i popoli e vendere i vaccini, io mi sono informato e documentato. Non ci servono i vaccini, ma le cure“.
Di certo il negare l’importanza del vaccino da parte di Miguel Bosè è un fatto quantomeno curioso. Proprio lui si era infatti esposto in prima persona qualche anno fa come testimonial di una campagna vaccinale contro l’Hiv. Nonostante le sue ferme posizioni, l’artista spagnolo durante la trasmissione ha rifiutato il confronto con un uomo di scienza: “Non sono un professionista, non ho le conoscenze adeguate per parlare con uno scienziato. Ma sono molto informato e sono dalla parte della verità“.
“Questa faccenda non ha neanche il potenziale per poter essere una epidemia, l’hanno voluta trasformare in una pandemia. E sono particolarmente accreditato a parlare di questo argomento, visto che mi ha toccato direttamente e ho avuto modo di approcciarlo.” – Afferma così Bosè, in riferimento alla morte della madre – ” Questa falsa pandemia non è nata dalla Cina, ma da un cartello di supermiliardari psicopatici che rispondono al nome di Forum di Davos. Hanno pianificato tutto questo da 10-15 anni, basta cercare le informazioni sul web e troverete tutto. Queste persone si credono padroni dell’umanità e del pianeta, – prosegue l’artista – perché sono molto ricchi e molto arroganti. Ma vedrete: cadranno tutti, uno dopo l’altro. Politici, scienziati e imprenditori farmaceutici: non potranno più uscire di casa tranquilli. Ci sarà un’altra Norimberga, – conclude Bosè – e coinvolgerà tutto il sistema, da destra a sinistra. Voglio un mondo nuovo e lo avremo“.