Denise Pipitone, condannata a un anno di reclusione ex pm Maria Angioni

Era imputata di false informazioni al pubblico ministero

Denise Pipitone

Condannata a un anno di reclusione, pena sospesa, Maria Angioni, l’ex pm che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. Era imputata per false informazioni al pubblico ministero.

Denise Pipitone, condanna per l’ex pm Maria Angioni

L’accusa in aula era rappresentata dal pm Roberto Piscitello. Sono tre le dichiarazioni fatte da Angioni giudicate false. La prima riguarda la disattivazione di una telecamera che, a dire dell’imputata, avrebbe potuto portare elementi utili alle indagini sulla scomparsa della bambina. Disattivazione che sarebbe stata decisa dalla polizia a sua insaputa. Gli inquirenti hanno scoperto che in realtà la telecamera era stata attivata, per la prima volta, su espressa richiesta della polizia e che sarebbe stata disattivata su decisione della Procura, ufficio dell’Angioni, nel 2005.

La seconda è relativa all’accusa di fughe di notizie. L’ex pm ha raccontato, infatti, di aver deciso di sottrarre l’ascolto delle intercettazioni agli agenti del commissariato di Mazara perché non si fidava di loro avendo scoperto che alcuni indagati erano informati degli sviluppi dell’inchiesta. Dalle indagini è venuto fuori invece che proprio la Angioni restituì alla polizia l’incarico di ascoltare le intercettazioni. Una condotta dunque poco coerente, secondo l’accusa, con la scoperta di fughe di notizie.

Infine le dichiarazioni sull’ex dirigente del commissariato di Marsala Antonio Sfameni. A dire dell’imputata, sarebbe stato indagato per “anomalie” nell’inchiesta su Denise: circostanza, anche questa, smentita.

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