Denise Pipitone, Milo Infante: “È grave che non la sta cercando nessuno, in compenso abbiamo giornalisti querelati”

Il giornalista e conduttore del programma di Raidue “Ore 14″ è indagato dalla Procura di Caltanissetta per diffamazione aggravata

Denise

Il giornalista Milo Infante è stato inserito nel registro degli indagati della Procura di Caltanissetta. È stato lui stesso qualche giorno fa a darne annuncio con un post su Instagram. “Molti mi chiedono a che punto sono le indagini sul sequestro di Denise Pipitone – si legge -. Temo ferme all’archiviazione disposta dal gip di Marsala su richiesta della Procura. Per contro invece posso dirvi che i giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm, e non solo… Se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci sbaglia. Continueremo a cercare Denise. Entro la fine della settimana avremo comunque risposte anche sulla Commissione di inchiesta. Denise va cercata, non archiviata”.

Il giornalista e conduttore del programma di Raidue “Ore 14″ segue da vicino il caso della piccola scomparsa l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo. La notizia del suo inserimento tra gli indagati ha dunque generato clamore e tutta una serie di domande.

Diffamazione aggravata

Non ho mai detto che a indagarmi era la Procura di Marsala – spiega innanzitutto il giornalista in un’intervista a “La Verità”-. Basta fare questo mestiere da più di tre giorni per capire che, se a indagare è un’altra Procura, è perché chi ha querelato è un magistrato. Ai colleghi esperti in veline e copia e incolla mi sento di dire che bastava fare domande per ottenere delle risposte. Queste sono fake news che non fanno bene al giornalismo”.

Milo Infante è infatti indagato dalla Procura di Caltanissetta. “L’ipotesi è di diffamazione, per altro aggravata – spiega nel corso dell’intervista -. Detto questo, devo precisare di non avere mai fatto una critica ai magistrati di Marsala. Ho solo chiesto che si occupino di ritrovare la piccola Denise Pipitone”.

“Bisognerebbe cercare Denise”

Il motivo della querela Infante non lo conosce ancora, ciò che sa è che diversi giornalisti da lui ospitati in trasmissione si trovano adesso indagati a Caltanissetta. Le puntate incriminate sono quelle successive all’ultima richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Marsala. “E resta il fatto che Denise bisognerebbe cercarla piuttosto che utilizzare il tempo delle Procure per denunciare e cercare di colpire chi da sempre tiene un faro acceso”, sottolinea.

“Bisogna cercarla questa bambina – afferma il giornalista in conclusione -. Se volete la gente che applaude ogni volta che fate degli arresti, questo non è il nostro tipo di giornalismo. Finché non troveremo Denise, noi continueremo a dire che devono cercarla. Ovviamente non devono dare conto solo a noi, bisogna dare risposte concrete ai genitori, che lottano da soli in questa vicenda. La cosa davvero grave è che Denise non la sta cercando nessuno. In compenso abbiamo giornalisti querelati per diffamazione“.

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