Avviati i lavori di ristrutturazione al plesso di via Amedeo D’Aosta, a Romagnolo, gli studenti della scuola “Raimondo Franchetti” di Palermo sono alle prese con i doppi turni.
Dal mese di novembre, infatti, 14 classi sono state dislocate nelle aule rinvenute in tre strutture della zona. Sei sono alla scuola Nazario Sauro, tre alla media Don Milani e altre cinque in un edificio in via Maione da Bari. Tuttavia per altre sette classi non si è trovato alcuno spazio. Dal 28 febbraio, dunque, sono iniziati i doppi turni.
Sette classi alla volta, su turni da tre settimane, seguono le lezioni pomeridiane nel plesso di Viale dei Picciotti della scuola Nazario Sauro e in quello di via Maione da Bari.
Tanti i disagi per i ragazzi, che devono così rinunciare alle tipiche attività pomeridiane extrascolastiche. Difficoltà a continuare, ad esempio, le attività ludico-ricreative e sportive, importanti soprattutto dopo le restrizioni imposte dalla pandemia. I genitori, dal canto loro, non hanno smesso di protestare e, nei giorni scorsi, hanno scritto direttamente al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, chiedendo un suo intervento.
“Chiediamo la fornitura di container, in via urgente, da parte della Protezione civile regionale per le sette classi della scuola media Franchetti costrette a fare i doppi turni”. Questo l’appello lanciato alla Regione dalla responsabile Scuola del Pd Unione Provinciale di Palermo Lucia Bonaffino.
“È necessario e urgente trovare sette aule per consentire a tutti gli studenti della Franchetti un ritorno a scuola nella normalità – sottolinea -. Questi ragazzi non possono continuare a subire restrizioni alla loro vita sociale. Se non si trovano locali disponibili nell’immediato, chiediamo che la Protezione civile regionale disponga la fornitura di container così da evitare i doppi turni. Proprio come è accaduto, ma con numeri molto più elevati, in altre regioni del Nord e Centro Italia colpite da gravi eventi sismici”.
Intanto, si chiedono certezze anche per il prossimo anno scolastico. Il contratto d’affitto dell’immobile di Via Maione da Bari scade, infatti, il 30 giugno. “Servono certezze, fin da ora, sulla prosecuzione del contratto”, ribadisce Bonaffino. “Mentre auspichiamo una celere prosecuzione dei lavori nel plesso centrale, così da ridurre il più possibile i disagi a studenti, genitori e docenti”.