Da domenica la Sicilia diventerà zona arancione: ecco cosa cambia

Oggi il nuovo monitoraggio Iss che farà chiarezza, poi l’ordinanza del ministro della Salute

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È il giorno del monitoraggio della Cabina di Regia sulla diffusione del Coronavirus in Italia e le Regioni si preparano a sapere con certezza a quale colore e relativa fascia di rischio apparterranno. Secondo le anticipazioni dei dati riguardanti la settimana dal 19 al 24 gennaio, il calo complessivo di casi su scala nazionale porterà a diversi passaggi in giallo, con qualche permanenza in arancione non poco contestata.

Va comunque tenuto conto di quanto previsto dal Dpcm in vigore: per passare a una fascia più soft, bisogna esser stati per 14 giorni “in un livello di rischio inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive”.

Con le ultime ordinanze del ministro Speranza in vigore dal 24 gennaio, la mappa dell’Italia per fasce di rischio è attualmente suddivisa in: 14 regioni in zona arancione, 5 gialle e 2 rosse (Sicilia e provincia autonoma di Bolzano).

SICILIA VERSO LA ZONA ARANCIONE

Secondo le prime indiscrezioni solo due regioni cambieranno colore: la Sicilia, che da rossa diventa arancione, e il Veneto, da arancione a gialla. Nove regioni (Abruzzo, Lazio, Liguria, Piemonte, Friuli, Marche, Puglia, Valle D’Aosta e Umbria) potrebbero restare in arancione per un’altra settimana, in attesa che le nuove valutazioni di venerdì 5 febbraio portino un cambio di scenario.

MUSUMECI: “SONO FIDUCIOSO…”

“I dati cominciano ad essere incoraggianti, anche se il numero delle vittime rimane ancora alto”, ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. “Sono fiducioso: se il calo dovesse essere costante potremmo anche revocare la zona rossa e tornare a respirare nella zona arancione”.
In questo caso, l’unica zona rossa da domenica 31 gennaio potrebbe essere la Provincia di Bolzano.

LE REGOLE DELLA ZONA ARANCIONE

Le regole della zona arancione consentono di muoversi liberamente all’interno del comune, senza motivazioni particolari e senza obbligo di autocertificazione, mentre per uscire dal comune serve un motivo di salute, lavoro e necessità. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono chiusi al pubblico tutto il giorno e sono in funzione soltanto per l’asporto e la consegna a domicilio. Per quanto riguarda le visite in casa, fino al 5 marzo sono consentiti due invitati al massimo.