Donna violentata a Milano, fermato egiziano sbarcato a Lampedusa un mese fa
La Polizia ha arrestato un egiziano di 31 anni accusato di aver violentato ad inizio agosto una giovane nel capoluogo lombardo
La Squadra Mobile di Milano ha arrestato un egiziano di 31 anni accusato di aver violentato una ragazza poco più che ventenne lo scorso 9 agosto. La vittima stava andando a lavoro all’ospedale San Raffaele, erano circa le 6.30 del mattino e il trentunenne approfittando della zona isolata ha aggredito la giovane alle spalle, trascinandola in uno scavo utilizzato come incrocio per le tubature; qui l’ha violentata. Ferita e sotto choc la donna ha raggiunto il posto di lavoro e ha raccontato tutto alle colleghe.
In un primo momento la giovane non voleva sporgere denuncia, poi nel pomeriggio si è convinta a recarsi alla clinica Mangiagalli. I medici, dopo aver appurato la violenza, hanno segnalato l’accaduto alle Forze dell’Ordine.
Fondamentale per le indagini le telecamere di videosorveglianza, le celle telefoniche e il “match” del Dna che hanno permesso di risalire all’egiziano. L’arrestato era arrivato a inizio luglio in Italia, sbarcando a Lampedusa. I poliziotti lo hanno rintracciato venerdì mattina in un appartamento di via Tartini, in zona Dergano, dove viveva assieme ad altri dieci stranieri.