Dal 7 gennaio l’Italia tornerà divisa in colori in base al valore dell’ Rt, dopo il Natale in zona rossa e i prossimi giorni di festa (dal 31 dicembre al 6 gennaio, escluso giorno 4 che sarà zona arancione).
Sono nove le regioni a medio-alto rischio: due su tutte, Veneto e Puglia. La prima conta ormai da diversi giorni il numero più alto di casi di tutto il Paese mentre la seconda regista un vistoso aumento dei ricoveri in terapia intensiva.
Dall’ultimo rapporto dell’Iss nella settimana 14-20 dicembre, come riportato dal Messaggero, oltre Puglia e Veneto venivano considerate a rischio medio-alto anche Umbria, Liguria e Marche. Invece Emilia-Romagna, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Valle d’Aosta risultavano a rischio moderato, ma con alta probabilità di aumentare il livello di rischio causa indice Rt molto alto.
In base ai numeri dell’ultimo rapporto della settimana pre Natale, la Sicilia dal 7 gennaio dovrebbe essere zona gialla; ciò significa che l’attività economica in parte può riprendere, ma senza abbassare la guardia. Infatti, a metà gennaio si conoscerà il risultato delle restrizioni del periodo natalizio; nonostante il divieto di assembramenti, sono in vigore gli spostamenti in numero ridotto per andare a trovare parenti e amici. Questo fattore ha di certo permesso al virus, in minima parte, di circolare. Quindi probabile che in alcune regioni si possano verificare cambiamenti di Rt nelle prossime settimane.