Droga al porto di Palermo, 70 chili di hashish all’interno di un trattore: 32enne in arresto

La droga era nascosta all’interno dell’intercapedine tra il materassino e la parete della cabina di guida del trattore. Sequestrate anche due costose auto intestate al 32enne palermitano, incompatibili con la capacità reddituale dichiarata.

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Arrestato un 32enne incensurato palermitano a seguito di un controllo in ambito portuale. La Polizia lo ha, infatti, trovato in possesso di un carico di droga, per l’esattezza circa 70 kg di hashish.

Il fatto risale allo scorso weekend, ma viene reso noto adesso. Gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, nel corso di verifiche su passeggeri e veicoli, hanno proceduto al controllo di un trattore stradale con semirimorchio. A guidare il mezzo, in arrivo a Palermo da una Motonave proveniente da Livorno, era il giovane palermitano.

Il cane antidroga “Yndira” ha rilevato la possibile presenza di sostanza stupefacente all’interno dell’abitacolo del mezzo. I poliziotti hanno allora intensificato il controllo, rinvenendo così all’interno dell’intercapedine, tra il materassino e la parete della cabina di guida del trattore, tre borse di colore nero. Queste contenevano complessivamente circa 70 Kg di hashish suddivisa in quattordici involucri.

Il conducente del mezzo, tratto in arresto, ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/90, per trasporto illecito di sostanze stupefacenti, aggravato dall’art. 80 del medesimo D.P.R., su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato condotto presso la locale Casa Circondariale “Lorusso” di Pagliarelli.

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Droga al porto di Palermo, sequestrate due auto e quattro cellulari

Le successive perquisizioni personali e locali hanno portato al sequestro di quattro cellulari e due auto intestate al 32enne palermitano. Si tratta di una Mercedes Benz modello GLE 350 D 4 Matic, acquistata lo scorso mese di marzo per un valore dichiarato di 62.500 euro, e una Fiat 500, acquistata nel dicembre del 2021 per un valore dichiarato di 16.900 euro. Le due auto, sottoposte a sequestro preventivo, sono ritenute possibile frutto dell’attività illecita, non essendo coerenti alla capacità reddituale dichiarata.

Giova precisare che l’odierno destinatario di misura restrittiva, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato. La sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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