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Droga ed estorsioni: 7 arresti e 12 denunce nel Siracusano

Duro colpo ad una fiorente attività di spaccio di droga nel Siracusano grazie all’operazione “Coca drive in”. L’operazione di polizia, ancora in corso ad Avola, è coordinata dalla Procura di Siracusa; sono in tutto sette le persone arrestate, dodici le denunce e uno l’obbligo di dimora imposto.

Ad emettere l’ordinanza il Gip Andrea Migneco. Secondo quanto appurato dalle indagini, la droga veniva acquistata a Catania e venduta ai clienti che sostavano in strada con il motore dell’auto acceso. Da qui il nome “drive in”.

Dallo spaccio si passava poi al reato di estorsione aggravata, nel momento in cui il gruppo faceva credito. Dopo avere ceduto infatti le dosi, ne pretendeva il pagamento con violenze fisiche e minacce.

L’acquisto della droga a Catania

L’inchiesta ha preso le mosse dalla denuncia della madre di un tossicodipendente. La donna stanca e preoccupata per le possibili ritorsioni ai danni del proprio nucleo familiare, a causa dei debiti contratti dal figlio per le dosi di cocaina, si è rivolta alla polizia. Da qui l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Gaetano Bono.

Sei mesi di indagini hanno permesso di accertare numerosi episodi di acquisto all’ingrosso della droga a Catania. Questa era poi trasportata ad Avola e custodita in un’autocarrozzeria; qui veniva tagliata in dosi.

La cessione dello stupefacente avveniva tra le vie avolesi nella zona in cui abitavano due degli indagati, un uomo e una donna che si servivano di fiancheggiatori per la consegna. Quando un 48enne, responsabile del traffico di stupefacenti, è stato arrestato, la moglie di 38 anni lo ha prontamente sostituito. Lui continuava intanto a spacciare dai domiciliari.

Le consegne da Catania non si sono interrotte neppure con l’arresto del fornitore. L’uomo ha infatti garantito la fornitura all’ingrosso di stupefacente e ha proposto nuove modalità di spedizione.

L’operazione “Coca drive in” ha coinvolto una sessantina di poliziotti tra agenti del commissariato di Avola, della Squadra Mobile di Siracusa; della Polizia Scientifica, del Reparto Prevenzione Crimine di Catania e delle Unità Cinofile Antidroga della Questura etnea.

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Redazione PL