Elezioni, prosegue lo spoglio in Sicilia: ultime 54 sezioni | DIRETTA

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fratelli d'italia

È iniziato alle ore 14 lo scrutinio per le elezioni regionali in Sicilia. Alla fine delle operazioni si conoscerà il nome del nuovo presidente della Regione Siciliana e i settanta deputati dell’Assemblea regionale siciliana. Si tratta della seconda legislatura per la Sala d’Ercole con tale composizione; in precedenza il consesso constava di novanta deputati.

62 seggi saranno attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5% a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); un seggio spetterà al Presidente della Regione Siciliana eletto, un altro al candidato governatore arrivato secondo. Infine, 6 seggi saranno assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente: si tratta del cosiddetto “listino”, che permette alla coalizione collegata al presidente della Regione di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi non utilizzati a tal fine sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento.

ELEZIONI SICILIA: LA DIRETTA

Ore 18.40 – Mancano ancora 54 sezione ma Edy Tamajo è, senza dubbio, il deputato della nuova Assemblea Regionale Siciliana più votato. Per lui, oltre 21 mila voti e primato nella lista di Forza Italia nel collegio di Palermo.

Ore 17. 42 – Cuffaro: “Dc sogno che si realizza. “Abbiamo combattuto una buona battaglia, abbiamo riportato un ideale in politica, abbiamo difeso i nostri valori, abbiamo conservato la fiducia nelle Istituzioni tutte. Grazie a tutti i siciliani che hanno creduto nel nostro progetto”. Lo dice il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro. 

Ore 16.59 – I dati parziali – per la ripartizione dei 70 seggi all’Assemblea Regionale Siciliana :Pd: 11 seggi liste provinciali; Forza Italia 11 seggi liste provinciali + 2 del listino (totale 13 seggi); Fratelli d’Italia 11 seggi liste provinciali + 2 del listino (totale 13 seggi); Lega 4 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 5 seggi); Nuova Dc 4 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 5 seggi); Autonomisti e Popolari 4 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 5 seggi); De Luca 6 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 7); Movimento Cinque stelle 11 seggi liste provinciali.

Ore 16.05 – Schifani: “La mia priorità assoluta è dare lavoro ai giovani attraendo investimenti che vanno facilitati con procedure burocratiche snelle. Bisogna semplificare e dare un segnale forte alla burocrazia che deve decidere e assumersi le proprie responsabilità. Alla politica tocca il potere di indirizzo per dare stimoli e indicazioni forti”. 

Ore 15.02 –  Mulè (FI): “Schifani rilancerà la Sicilia, Forza Italia primo partito grazie a Miccichè”.

Ore 14.49 – Schifani: “Al di là del suo linguaggio molto discutibile, credo che De Luca abbia intercettato quella parte di voto di protesta che era in uscita dal Movimento 5 stelle e che si è rifugiato su di lui”. A dirlo è stato il neo presidente della Regione Siciliana nel corso di una intervista a Sky Tg24.

Ore 14.46 – Mancano ancora dati di 226 sezioni “a causa di dati incompleti e/o errati trasmessi da alcuni Comuni”, così comunica l’ l’Ufficio elettorale della Regione. In particolare, mancano ancora all’appello 226 sezioni (sulle 5.298 complessive) nelle seguenti province: Agrigento (2, nel capoluogo), Caltanissetta (2 a Villalba), Palermo (6 a Marineo), Siracusa (215 tra Avola, Lentini, Noto e nel capoluogo); Trapani (1 a Misiliscemi).

Ore 12.45 – Procede non senza qualche intoppo di troppo lo spoglio per l’elezione del presidente della Regione Siciliana e dell’Ars. Dopo 4.952 sezioni su 5.298, il candidato Renato Schifani, resta al 41,8%. Cateno De Luca al 24,5%. Caterina Chinnici al 16%,1. Nuccio Di Paola del M5s al 15%. Gaetano Armao di Azione e Iv al 2%.

Ore 12.27 – “All’On.le Renato Schifani vanno le più sentite congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro per le sfide impegnative che questa Regione deve affrontare”. Così afferma il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri. “L’Ateneo palermitano troverà nella Sua alta figura istituzionale un valido interlocutore anche per la risoluzione dei problemi del Policlinico Universitario Giaccone”. “Sono certo che collaboreremo proficuamente in una rete tra Regione Siciliana, Università di Palermo e gli altri Atenei siciliani, strutture propulsive per lo sviluppo dei settori strategici del nostro territorio, per la crescita economica, sociale, culturale, di ricerca e di didattica per la Sicilia ed in particolare per i nostri giovani”.

Ore 10.29 – Scrutinate 4.932 sezioni su 5.298. Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Renato Schifani, è al 41,86. Cateno De Luca al 24,5%. L’esponente del centrosinistra Caterina Chinnici al 16%. Nuccio Di Paola (M5s) al 15%. Gaetano Armao di Azione e Italia Viva al 2%.

Ore 9.52 – “Mi devo arrendere ai numeri. Il mio seggio non è scattato. Ho conquistato 107.000 mila consensi per Forza Italia nel collegio plurinominale del Senato della Sicilia orientale, 3.000 in meno dei voti del collegio della Sicilia occidentale dove è scattato il seggio. Nella mia circoscrizione sono stati determinanti i consensi del messinese Cateno De Luca che in Sicilia orientale ha preso da solo il 17% dei voti. In Sicilia occidentale il 7%. Peccato tantissimi voti del tutto inutili, buttati via. Voti contro più che voti per costruire. E poi c’è stato il ritorno demagogico dei Cinquestelle”. Così ha dichiarato Stefania Prestigiacomo, capolista di Forza Italia per il collegio plurinominale della Sicilia orientale al Senato della Repubblica (LEGGI QUI).

Ore 9.03 – “Mi sono complimentato con il presidente Renato Schifani. La sua elezione e la vittoria del centrodestra siciliano confermano il gradimento degli elettori verso il buon governo degli ultimi cinque anni. Lascio al neo presidente una Regione finalmente con le carte in regola e libera da ogni condizionamento esterno e interno. Congratulazioni e buon lavoro anche ai deputati che siederanno a Sala d’Ercole”. Così ha dichiarato il presidente Nello Musumeci, presidente  della Regione Siciliana uscente, eletto al Senato con oltre 150 mila voti.

Ore 8.00 – “Nella notte la conferma, sono stato eletto, con quasi 6700 voti di preferenza. Primo della lista. Avrò l’onore di servire la Sicilia nel Parlamento più antico del mondo. Grazie: alla mia squadra, alla mia famiglia, alla mia ragazza, grazie a Cateno che ha creduto in me, grazie infine a Dio motore della mia esistenza. Se sarò degno di essere chiamato “onorevole” lo direte voi sul campo, per adesso chiamatemi Ismaele”. Così dichiara in un post su Facebook Ismaele La Vardera, presidente del Movimento “Sud chiama Nord” nonché candidato al Parlamento siciliano per la provincia di Palermo.

Ore 7.40 – Procede a rilento lo spoglio in Sicilia, dopo la tornata elettorale del 25 settembre. Quando mancano ancora 428 sezioni alla fine (scrutinate, dunque, 4870 sezioni su 5298) si conferma, tuttavia, il netto distacco tra Renato Schifani e Cateno De Luca.

Il candidato della coalizione di centrodestra si attesta infatti al 41,80%; il leader di “Sud chiama Nord” è invece al 24,58%. A seguire Caterina Chinnici, candidata di Pd e Centopassi, con il 15,98% dei consensi. Per Nuccio Di Paola, candidato del M5S, il 15,08% delle preferenze. Al 2,03% Gaetano Armao, candidato del terzo polo sostenuto da Azione e Italia viva; infine, Eliana Esposito, candidata di ‘Siciliani liberi’, con lo 0,50% dei consensi.

Ore 23.34 – Claudio Fava, leader di Cento Passi, annuncia il ritiro dalla politica. “Mi fermo qui – dichiara -. Dopo trent’anni di impegno politico mi chiamo fuori. La sconfitta elettorale non c’entra: c’entra la vita. Che ti propone un tempo per tutto: basta essere capaci di ascoltarla” (LEGGI QUI).

Ore 20.22 – “Congratulazioni a Renato Schifani per la chiara vittoria, gli auguro buon lavoro”. Così Caterina Chinnici commenta i primi dati sull’esito del voto per le elezioni regionali 2022 in Sicilia. “Come ho già detto durante la campagna elettorale a chi mi chiedeva commenti sugli altri candidati – aggiunge – il voto è esercizio democratico di partecipazione e responsabilità, oltre che di sovranità popolare, verso il quale porto sacro rispetto. Io ho proposto il mio impegno di valore civico per le persone e la collettività, e ho proposto me stessa per come sono, senza maschere o sovrastrutture, con un programma che avrebbe dato alla Sicilia volto moderno, profilo istituzionale e autorevolezza. Gli elettori, valutando liberamente, hanno scelto un’altra guida con un programma diverso, questo va riconosciuto e accettato. Alla Sicilia, che amo e non smetterò mai di amare, auguro comunque ogni bene, sempre”.

“Anche stavolta mi amareggia e mi preoccupa il dato sull’affluenza non solo perché è spia di grande sfiducia dei cittadini verso la politica, e non solo perché metà degli aventi diritto al voto si rimette alle scelte dell’altra metà, ma anche perché in tali condizioni si smarrisce, di fatto, la più importante forma di verifica democratica sull’operato della politica. Credo che su questo tutti abbiano il dovere di interrogarsi profondamente e seriamente”.

“Dopo la rottura del patto delle primarie ho mantenuto la mia disponibilità non voltando le spalle agli elettori – conclude – ed è stata una scelta di coscienza che confermo, ma sicuramente, leggendo oggi i numeri, non può che confermarsi anche il grande dispiacere per l’impatto che il venir meno del campo largo ha avuto su queste elezioni regionali, fino a quel momento una partita aperta e da quel momento in poi, invece, una salita molto ripida: io questa sfida l’ho affrontata con coraggio e determinazione, pur sapendo che sarebbe stata molto più difficile. Ringrazio i tanti siciliani che con il loro voto hanno mostrato di credere in me. Ringrazio anche la coalizione e le persone che mi hanno dato sostegno in questo percorso”.

Ore 20.15 – Lo spoglio è iniziato da sei ore in Sicilia e al momento le sezioni scrutinate ammontano al 15% circa. Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione siciliana, Renato Schifani, è saldamente in testa con quasi il 38,8%. La coalizione si piazza al 46,1%. A seguire Schifani è Cateno De Luca al 29%; poi l’esponente del centrosinistra Caterina Chinnici (16%, contro il 18,7% della coalizione), Nunzio Di Paola del M5S (14%), Gaetano Armao della lista Azione-Iv-Calenda (1,6%) e dall’indipendentista di Siciliani Liberi, Eliana Esposito, con lo 0,4%.

Non superano la soglia di sbarramento del 5% Siciliani Liberi (0,35%), Azione-Iv-Calenda (1,5%) e otto delle nove liste di Cateno De Luca, che si attestano complessivamente  al 20%. La singola lista con la performance migliore, in questo momento, è quella del Pd, che supera il 15%. A breve distanza “De Luca sindaco di Sicilia- Sud chiama Nord”, con un punto di distanza. FdI è al 13,8, il M5S al 13,3. Nel centrodestra, la Dc nuova è al 6,1%, un punto sotto la Lega di Salvini.

Ore 19.41 –  “Ho detto sempre che in queste elezioni regionali non esiste né una sconfitta né una vittoria di misura; quando qualcuno faceva previsioni di uno e due punti ho sempre detto che questa è una competizione elettorale che è stata impostata in un modo molto semplice: siamo andati a bussare alle porte dei siciliani , abbiamo girato oltre 320 comuni, ci siamo massacrati la vita per andare a svegliare la coscienza dei siciliani. È stata una campagna elettorale che tecnicamente non consentiva la vittoria o la sconfitta di misura. Speravamo in questa reazione di popolo che non c’è stata, questa è la verità”. Così ha dichiarato Cateno De Luca dal palco a Fiumedinisi, nel Messinese.  

“Vorrei vedere – ha aggiunto – quando si è mai verificato che un movimento di popolo che parte dal basso riesce a far tremare un sistema intero. Io tecnicamente ho perso perché mi sono preso la responsabilità di tutta la strategia. Ci ho messo la faccia e ovviamente è giusto che oggi io dica che ho perso. Lo dico anche in un momento dove c’è la necessità di riorganizzare un movimento serio, plurale, trasversale. Abbiamo trovato tanta bella gente che aveva volontà ma non aveva mai fatto politica: quello che mi rimane nel cuore della campagna elettorale è il coinvolgimento di tanti giovani e dobbiamo continuare per loro”. (CONTINUA A LEGGERE QUI).

Ore 18.34 – “È evidente che questa vittoria si pone in sinergia col vento che soffia in direzione del centrodestra”, afferma Renato Schifani in conferenza stampa a Palermo, sottolineando la convergenza di intenti tra il governo nazionale e quello regionale. Non mancano i ringraziamenti a Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano, Totò Cuffaro. “Questa vittoria favorirà il popolo siciliano, perché ci sarà sinergia col governo nazionale”, aggiunge. “Lavorerò con l’obiettivo di dare lavoro ai nostri giovani”.

“È una vittoria di tutto il centrodestra – ha dichiarato Schifani -. Tutti avranno pari dignità, al di là dell’entità dei consensi che influiranno sulla composizione della giunta. Ma ribadisco che sarà il governo delle competenze”. 

“Istituirò una conferenza di servizi, composta da uomini dello Stato, come ex magistrati, possibilmente non siciliani, di darci una mano” contro le infiltrazioni mafiose nel Pnrr. Così Schifani ha affermato davanti alla stampa. “Devono però essere estranei al nostro territorio. Noi desideriamo che vengano fatti i controlli, non ci sottrarremo”.

“Nel mio programma avevo detto che la differenziata è apprezzabile ma non decolla. Le discariche sono stracolme, lo sappiamo, a partire da Bellolampo. È evidente che la soluzione non può che passate dalla realizzazione di due termovalorizzatori per dare ossigeno a due aree geografiche Palermo e Catania. Musumeci aveva avviato queste procedure. Se troverò le procedure avviate continuerò quel percorso”.

“Reintrodurremo l’organismo delle province, la riforma Delrio è fallita. Bisogna dirlo. Non ha dato risposte, proveremo con un ddl a istituirle in maniera compiuta, poi deciderà l’Assemblea regionale siciliana”. 

Ore 18.03 – Testa a testa in Sicilia tra le liste di Fratelli d’Italia e del Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 15,8% e al 15,4%, con Sud Chiama Nord di Cateno De Luca e a un’incollatura al 15%. A riferirlo la proiezione di Opinio Italia per la Rai su un campione del 43%. La proiezione segnala anche che il Pd sarebbe al 12,5%, Forza Italia al 12%. La Lega invece si attesterebbe al 7,6%. E ancora Popolari e autonomisti al 7%, Nuova Democrazia Cristiana al 6%. Sotto la soglia di sbarramento del 5% invece gli altri: Centopassi al 3,6%, Sicilia vera al 2,1%, Azione – Italia Viva  all’1,5%.

Ore 17.56 – “Io ho perso! Ma non credo che i siciliani abbiano vinto…”. Così scrive su Facebook il candidato alla presidenza della Regione Siciliana, Cateno De Luca.

Ore 17.10 – “Forza Italia ha ottenuto un grandissimo risultato, dovuto alla capacità di Berlusconi di convincere raccontando chi siamo. Un voto che fa anche giustizia di chi è andato via per opportunismo”. Così Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, ha dichiarato dal comitato elettorale di Renato Schifani a Palermo. “Ancora una volta si conferma la certezza di un percorso indicato da Berlusconi – ha aggiunto – che a dispetto degli anni che adesso ha dimostra di essere molte spanne avanti”. 

Ore 17.08 – “Il risultato di Fratelli d’Italia è un risultato che ridisegnerà profondamente la coalizione spostandola verso destra. Cambieranno dei rapporti di forza in coalizione perché la Lega è crollata e Forza Italia ha dimezzato i consensi”. Così ha dichiarato Gaetano Armao, candidato del Terzo Polo alla presidenza della Regione Siciliana.

Ore 16.24 – Terza proiezione Opinio sulle elezioni regionali siciliane. Il candidato del centrodestra Renato Schifani è al 42,2%, seguito da Cateno De Luca con il 22,6%. Terza posizione per Caterina Chinnici con il 17%. Quarto il candidato del Movimento 5 stelle Nuccio Di Paola con il 16,1%. 

Ore 16.23 – Miccichè (FI): “Sono felice per la prima vittoria di un palermitano alla Presidenza Della Regione Siciliana”, così il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia commenta le proiezioni delle elezioni regionali che vedono il candidato del Centrodestra, Renato Schifani, in netto vantaggio.  “Abbiamo il presidente della Regione siciliana: Renato Schifani. Palermitano e di Forza Italia. Si è tanto parlato del voto disgiunto in campagna elettorale, ma non c’è stato tranne qualcosa di fisiologico”.  

Ore 16.21 – Proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con la copertura del campione del 43% per la Sicilia: Fratelli d’Italia 15,8%, Movimento 5 Stelle 15,4%, Sud chiama Nord 15%. Pd è dato al 12,5%, Forza Italia 12%, Lega 7,6%, Popolari e autonomisti dell’ex governatore Raffaele Lombardo 7%, Dc di Cuffaro 6%, Sicilia vera 2,1%, Azione Italia viva 1,5%.

Ore 15.38 – Secondo le prime proiezioni di Opinio Italia per la Rai, Renato Schifani si colloca in testa con il 39%. Al secondo posto Cateno De Luca, di Sicilia Vera, con il 24,4%. Segue l’eurodeputata del Pd Caterina Chinnici, col 18,3 %, e Nuccio Di Paola, del M5s, con il 15,6%. I dati si riferiscono a un campione del 12%.

Ore 15.29 – “È un risultato straordinario”, ha dichiarato il presidente del Movimento “Sud chiama Nord”, Ismaele La Vardera, in merito alle elezioni nazionali. “Ringraziamo i 264.656 elettori che solo alla Camera dei Deputati hanno deciso di sostenere la lista ‘De Luca Sindaco d’Italia’. Il nostro partito a livello nazionale, in meno di un mese ha preso più voti di raggruppamenti più blasonati. Abbiamo superato anche il partito di Di Maio che ha avuto ampio spazio sui media nazionali, il partito di Brugnano/Lupi/Toti. Infatti, alle politiche abbiamo preso 1% contro lo 0,56 del partito di Di Maio e lo 0,89 del partito di Noi Moderati. Il dato è ancora più eclatante se si pensa che le nostre liste non erano presenti sul tutto territorio nazionale e che la spinta trainante è stata data proprio dalla Sicilia e dal nostro leader Cateno De Luca. Ricordiamo di essere presenti solo in Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Abruzzo”. La Vardera prosegue aggiungendo che in Sicilia “Sud chiama Nord” si attesta attorno al 12-13% in tutte le circoscrizioni sia alla Camera sia al Senato. 

Ore 15.13 – Renato Schifani (centrodestra) al 37,8% e Cateno De Luca (Sud chiama Nord) al 25,8%. Sono queste le proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai riguardo alle elezioni regionali in Sicilia.  Secondo le proiezioni, calcolate con un campione del 6%, al terzo posto si piazzerebbe Caterina Chinnici, accreditata di un 18,8%; quarto posto per Nuccio Di Paola (M5s), con il 15,5%.

Ore 15.05 –  Lo spoglio per le regionali in Sicilia è cominciato alle 14, ma al momento non risulta alcun comitato elettorale organizzato per la compagine di centrosinistra. A quanto si apprende, Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd, si trova a Pedara, suo comune d’origine. Caterina Chinnici si troverebbe invece a Caltanissetta.

 

Gli esiti degli exit poll

Renato Schifani, secondo gli ultimi exit poll, sarebbe il nuovo Presidente della Regione Siciliana. Già presidente del Senato e capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Schifani avrebbe ottenuto dal 37 al 41% dei consensi dei votanti. “Pare proprio che sia Schifani il futuro presidente” annuncia il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

Al secondo posto, troviamo Catena De Luca, ex sindaco di Messina, indietro di 10 punti (24%-28%).  Grande delusione per il PD con terza Caterina Chinnici che non arriva al 20%. Poco dietro Nuccio Di Paola del Movimento 5 Stelle potrebbe ottenere una percentuale di voti che oscilla tra il 13-17%. 

Foto credits Pietro Trippodo-Studio Baiamonte