Varcata la soglia dei 100 mila morti causati dal Covid dall’inizio della pandemia, è tempo di prendere decisioni sempre più mirate. Le varianti del virus spaventano, fanno impennare verso l’alto la curva dei contagi e fanno sì che le struture sanitari tornino in uno stato di emergenza. Basti pensare che le terapie intensive di 11 regioni sono già sopra la soglia critica del 30%. E’ per questo che il governo ha deciso di muoversi e, laddove ve ne fosse bisogno, stringere ancora di più la vite. In tal senso, il Cts si riunirà nelle prossime ore per valutare su richiesta del governo i nuovi interventi. Le ipotesi sono delle chiusure generalizzate nei weekend, delle zone rosse più severe, come fu a Codogno nella prima ondata, e il criterio di 250 casi ogni 100 mila abitanti per entrare automaticamente in zona rossa.
Dunque, decisione presa, il Dpcm sarà modificato. Nuovi divieti entreranno in vigore, forse già il prossimo fine settimana. Il governo ha chiesto il parere al Comitato tecnico-scientifico che è stato convocato per questa mattina alle 9. Dopo aver ricevuto le indicazioni degli esperti saranno stabilite le nuove regole. Tra le possibili misure, come detto, c’è il lockdown nei fine settimana e in tutte le aree dove i contagi settimanali sono superiori ai 250 per 100mila abitanti che diventano zona rossa. Ma anche la serrata dei negozi nei Comuni dove si decide la chiusura delle scuole. Il bollettino quotidiano con 13.902 nuovi casi e 318 vittime conferma la salita della curva con un tasso di positività che arriva a quota 7,5. Dimostra come il Covid-19 continui a correre e dunque nuovi provvedimenti si rendono necessari per contenere i contagi.