Emergenza rifiuti, le sette proposte della Lega Palermo

Svolta stamattina a Palazzo delle Aquile la conferenza stampa organizzata dalla Lega Palermo incentrata sul tema dell’emergenza rifiuti in città. Ecco le proposte

Gelarda Briziarelli Lega

Si è svolta stamattina, a Palazzo delle Aquile, la conferenza stampa sull’emergenza rifiuti organizzata dal gruppo consiliare della Lega Palermo. Un tema del quale nei giorni scorsi proprio il Capogruppo del Carroccio a Palermo Igor Gelarda aveva trattato in più riprese. Un incontro al quale hanno partecipato gli esponenti nazionali e regionali della Lega, come i senatori Candiani e Briziarelli.

Ripartendo dal video ritwittato financo da Matteo Salvini pochi giorni fa, lo stesso Gelarda ha enunciato sette proposte per risolvere il problema rifiuti a Palermo. Cominciando da Bellolampo, con l’idea di trasformarlo in un vero e proprio polo tecnologico autonomo.

Gelarda: Bellolampo polo industriale autonomo

«Per risolvere veramente il problema dei rifiuti a Palermo ci vogliono degli interventi radicali», spiega Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palermo. «Oggi noi ne abbiamo proposti sette, perché questo problema non si riproponga nei mesi avvenire. Sinteticamente dobbiamo fare diventare veramente Bellolampo un polo industriale con un concetto industriale dei rifiuti. Dobbiamo riuscire a gestire autonomamente lì gli ingombranti, ma anche carta, vetro e plastica.

Abbatteremmo tantissimo i costi e riusciremmo anche ad estendere la differenziata la differenziata dobbiamo riuscire ad estenderla al 100% della cittadinanza”. Ma non solo. «I percettori del reddito di cittadinanza potrebbero essere utilizzati per la pulizia delle strade e per il ritiro degli ingombranti. E ancora: dobbiamo ipotizzare all’uso di un termovalorizzatore quando la differenziata arriverà al 70-80%, in attesa della settima vasca».

Una serie di proposte che, secondo la Lega Palermo, potrebbero risolvere definitivamente un’emergenza rifiuti divenuta infinita. E per il quale l’amministrazione comunale avrebbe grosse responsabilità. «Una ricetta semplice ma efficace per togliere i palermitani da questa vergogna di rifiuti», conclude il consigliere comunale leghista.

I sette punti proposti in sintesi

1 L’abbattimento dei costi e la realizzazione di nuovi impianti.

Per abbassare i costi di gestione e migliorare la qualità dei rifiuti l’idea è quella di trasformare Bellolampo in polo tecnologico autonomo. All’interno di quell’area, si potrebbero realizzare gli impianti per i rifiuti ingombranti, per la carta, il vetro e la plastica. Ma anche la produzione di biometano. Questo permetterebbe di abbassare fortemente i costi della gestione rifiuti, specialmente della differenziata, e di migliorarne la qualità del trattamento, con una ricaduta immediata sulla città.

2 L’estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio.

Una volta abbassati i costi di gestione si deve estendere la differenziata a tutta la città. Una differenziata mista tra stradale, cioè il conferimento nei bidoni per strada, e porta a porta. Ponendosi l’obiettivo di almeno il 70% complessivo.

3 L’aumento dei centri comunali di raccolta.

Sono almeno appena 5 gli attuali centri comunali di raccolta, per il conferimento di rifiuti ingombranti. L’idea è quella di arrivare ad almeno 20 punti in tutta la città.

4 Il progetto di tariffazione puntuale.

Un’idea di telematizzazione dei centri comunali dei centri comunali di raccolta per consentire uno sgravio della Tari in base alla quantità di rifiuti che ogni palermitano sarà in grado di portare agli stessi siti di stoccaggio. In buona sostanza sconti sulla tassa dei rifiuti, in base ai chilogrammi di rifiuti che i cittadini porteranno nei punti di raccolta.

5 Il potenziamento della Rap.

Come? Con passaggio del personale da altre società interne comunali, ma anche attraverso l’assunzione di esterni. Ed inoltre, il potenziamento del parco veicolare, con riferimento allo spazzamento meccanico.

6 Il termovalorizzatore.

Un punto chiave del tema rifiuti, cercando di ottenere un dialogo proficuo con il Governo nazionale. Un punto che, tuttavia, avrebbe la giusta considerazione nel momento in cui la soglia di rifiuti conferiti in discarica scendesse sotto il 20%, al momento un’utopia per Palermo. Un sistema già applicato da diversi regioni italiane, che sfruttano giustamente ed in modo sensato i termovalorizzatori per produrre energia elettrica per migliaia di persone.

7 Il reddito di cittadinanza.

Perlomeno i destinatari di questa forma di sostegno. Solo a Palermo vi sarebbero oltre 30mila percettori, e gli stessi potrebbero essere impiegati per potenziare il ritiro degli ingombranti a domicilio, oppure per lo spazzamento manuale. Con circa 900 percettori del sostegno economico, cioè appena il 3% di quelli presenti a Palermo, secondo Gelarda ci sarebbe la possibilità di coprire per 5 giorni a settimana tutta la città.