E’ Torino la città italiana che ospiterà la 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest. Il capoluogo piemontese trionfa su sedici offerte concorrenti, candidate ad ospitare l’evento dopo la vittoria dei Maneskin a Rotterdam.
A lanciare la candidatura a luglio era stato il sindaco Chiara Appendino, che adesso esulta festante. “Abbiamo vinto, Torino ha vinto! WELCOME TO TORINO, EUROVISION SONG CONTEST 2022 – ha scritto su Twitter -. Abbiamo portato a Torino l’evento musicale più seguito al mondo!”.
La Grand Final si svolgerà al PalaOlimpico (o PalaAlpitour) sabato 14 maggio. Le semifinali si svolgeranno il 10 e 12 maggio. Torino è la terza città in Italia ad ospitare l’Eurovision Song Contest: prima di lei Napoli, nel 1965, e Roma, nel 1991.
“Torino è la città ospitante perfetta per il 66° Eurovision Song Contest”, ha dichiarato Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell’Eurovision. “Come abbiamo visto durante le Olimpiadi invernali del 2006, il PalaOlimpico supera tutti i requisiti necessari per organizzare un evento globale di questa portata e siamo rimasti molto colpiti dall’entusiasmo e dall’impegno della Città di Torino che accoglierà migliaia di tifosi il prossimo maggio. Questo sarà il primo Eurovision Song Contest che si terrà in Italia in 30 anni e, insieme alla nostra emittente host Rai, siamo determinati a renderlo speciale”.
Plauso da parte dell’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes. “Siamo felici che Torino ospiterà la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, il festival internazionale amato da un vasto pubblico in ogni Paese”, ha dichiarato.
“Grazie alla bella vittoria dei Måneskin, il Contest torna in Italia dopo 31 anni, in una città che ha tutte le caratteristiche per ospitare un evento così prestigioso. La scelta della Rai, insieme a EBU, non è stata facile visto l’altissimo livello delle proposte avanzate dalle città in gara, che ringrazio per l’entusiastica partecipazione”.
“Da oggi inizia un viaggio entusiasmante per la Rai e la città di Torino che ci porterà a maggio 2022 -ha concluso -. Una grande sfida per la Rai e per il nostro Paese“.