Fabrizio Corona torna in carcere. Lo ha deciso il Tribunale della Sorveglianza di Milano revocando, di fatto, il differimento pena in detenzione domiciliare.
Il procuratore Lamanna, nell’udienza dello scorso 8 marzo, aveva fatto notare che Corona stava facendo di tutto tranne che curarsi, utilizzava gli spazi di libertà in modo strumentale. E ha chiesto la revoca del differimento pena a partire dalla “diffida” del 27 ottobre e dunque con altri più di 4 mesi da scontare di nuovo.
Dopo aver saputo la notizia l’ex paparazzo si è tagliato i polsi, pubblicando foto e video sul proprio profilo instagram. “Adesso vi faccio vedere come si combatte l’ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto. Dottoressa Corti, procuratore Lamanna questo è solo l’inizio. – Lo sfogo è rivolto ai due procuratori che hanno chiesto il suo ritorno dietro le sbarre – Quanto è vero dio che sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza, che guardi gli atti”, dice in una stories mentre mostra il sangue a chiazze per terra.
Dopo il gesto di autolesionismo, l’avvocato ha chiamato i soccorsi. Con loro sono arrivati anche gli agenti della polizia. Momenti di tensione proprio all’arrivo di quest’ultimi. L’ex fotografo dei vip ha cominciato ad inveire contro un funzionario di polizia: “Chi ha il mio cellulare?”. E poi, ormai ammanettato, si è gettato per terra, rifiutando di alzarsi. Corona si trova adesso all’ospedale Niguarda.