Fabrizio Miccoli chiede di uscire dal carcere: vuole svolgere lavori socialmente utili

Il giocatore salentino è detenuto nel carcere della cittadina veneta dove si è presentato il 22 novembre del 2021 accompagnato dal suo avvocato

Miccoli

A distanza di ben tre mesi dal suo ingresso in carcere per la condanna divenuta definitiva a 3 anni e 3 mesi di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, Fabrizio Miccoli chiede di lasciare il carcere per scontare la pena ai lavori socialmente utili.

I suoi legali, come avevano annunciato in passato, hanno presentato un’istanza al Tribunale di Sorveglianza di Rovigo per ottenere il beneficio dei lavori socialmente utili e quindi farlo tornare in libertà. Miccoli, insieme ai suoi avvocati, è in attesa che venga fissata l’udienza per la valutazione dell’istanza.

I FATTI

L’ex calciatore è accusato di aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Nino, un aiuto per la restituzione di ventimila euro all’imprenditore Andrea Graffagnini, per conto del suo amico Giorgio Gasparini. Un credito frutto della cessione della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine. Lauricella junior era già stato condannato definitivamente il mese scorso ed è già in carcere, dove sta scontando 7 anni.

Lo scorso 24 novembre, lo stesso ex calciatore si era costituito nel carcere veneto. E non, invece, in quello di Lecce, città dove risiede con la famiglia. Secondo la famiglia si era trattata di una scelta riconducibile alla volontà di Miccoli di “stare lontano il più possibile da tutto e da tutti”.

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