L’ex capo della Polizia Municipale di Palermo, Gabriele Marchese, ha commentato le recenti dichiarazioni, del sindaco Leoluca Orlando. Il primo cittadino del capoluogo siciliano, in sede di interrogatorio riguardo ai falsi in bilancio in Comune, ha respinto le accuse. Il suo ruolo, ha affermato Orlando, sarebbe esclusivamente politico, e non direttamente coinvolto nella redazione di atti d’amministrazione come i bilanci del Comune. Nell’indagine, oltre al Sindaco, sono coinvolti anche diversi assessori, oltre proprio allo stesso Marchese. “Stupiscono le dichiarazioni, se veritiere, da parte di uno che, oltre ad essere docente di diritto degli Enti locali all’università, per circa trenta anni ha fatto il Sindaco della quinta città d’Italia“, ha affermato l’ex capo dei vigili.
Stupisce anche – ha proseguito – che uno con la sua competenza ed esperienza non sappia che in tutti i manuali di diritto degli enti locali il bilancio venga individuato, come atto principe della Giunta comunale, che il sindaco presiede. E che determina e individua le entrate e le modalità di spesa. I dirigenti sono obbligati a eseguire le indicazioni formulate dalla giunta.
Non posso che dissentire da quanto da lui dichiarato – ha sottolineato Marchese – ribadendo che i dirigenti delle singole aree si limitano a fare delle proposte di previsione indirizzate al Ragioniere generale del Comune che di concerto con il sindaco, l’assessore al ramo e la Giunta procede a tutte le modifiche che vuole prima dell’approvazione della delibera di bilancio. Lo stesso ragioniere generale ha certificato questi passaggi, in risposta alla ‘contestazionè da me fatta per le modifiche alla mia proposta di previsione. Per un approfondimento su cosa sia il bilancio di un Comune – conclude – rimando a una ricerca su internet per chi non ne conoscesse la natura e modalità di formazione.”