Lo scorso 26 gennaio la Guardia di Finanza di Trapani, in vigilanza nelle acque di Cala Rotonda di Favignana, ha sorpreso un’imbarcazione con a bordo quattro soggetti intenti a catturare un’ingente quantità di ricci di mare. I finanzieri hanno sequestrato 7500 esemplari ancora in stato vitale, restituendoli poi al proprio habitat naturale.
I militari hanno deferito all’autorità giudiziaria i pescatori di frodo, per la violazione delle disposizioni a tutela delle aree marine protette. Per loro pene amministrative pari a 20.000 euro. I quattro, infatti, hanno superato i limiti previsti per la cattura del riccio di mare, in violazione alla normativa in materia di pesca.
Adesso il Gip del Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura, ha emesso il decreto di sequestro preventivo dell’imbarcazione. Sequestrati anche motori fuoribordo e il resto dell’attrezzatura utilizzata. L’Autorità Giudiziaria ha evidenziato che, se si fosse lasciata ai pescatori libera disponibilità dei beni, si sarebbero potuti ripetere reati della medesima specie. La cattura di un così elevato quantitativo di ricci, infatti, ha fatto supporre che non si sia trattato di una attività occasionale, ma piuttosto di una pesca di frodo ben organizzata e strutturata.