La giovanissima società lombarda, la FeralpiSalò è nella storia: dopo la vittoria per 1 a 0 sulla Triestina e la sconfitta della Pro Sesto con il Piacenza, la squadra di Stefano Vecchi è stata aritmeticamente promossa, con due giornate di anticipo, in Serie B. Una conquista frutto di una “mentalità vincente scattata durante il viaggio a Palermo”, in occasione del ritorno della semifinale dei playoff di Serie C. Una partita destinata a sancire un nuovo inizio per la squadra dei Leoni del Garda.
Sono le 20:30 di una calda serata di maggio, la Feralpisalò sta per scendere in campo, per la prima volta, contro la blasonata squadra rosanero. La squadra di Vecchi esce dallo spogliatoio per fare il solito giro all’interno del campo, per assaporare un po’ l’aria avversaria: quello che si ritrovano davanti è davvero strabiliante, tanti tifosi rosanero allo stadio per spingere la propria squadra. Insomma, un pubblico da serie A.
I Leoni del Garda, in occasione della sfida di ritorno, in un Barbera sold out, hanno realizzato una “pre match jersey” che è stata indossata nel riscaldamento pregara da tutti i giocatori. Sulla parte anteriore della maglia, inequivocabile il riferimento al duo Falcone-Borsellino, quest’ultimo ucciso pochi mesi dopo in via D’Amelio. Sul retro, invece, la frase “#Capaci di andare oltre al dualismo sul campo. #Capaci di credere fortemente nella legalità. #Capaci di inviare un abbraccio a Palermo, alla Sicilia, all’Italia intera. Oggi, 30 anni fa. Una ferita che non deve guarire. Per ricordare”, firmata Palermo F.C. Un gesto di inclusione e condivisione che è stato sottolineato anche prima della partita, con l’incontro tra i due presidenti ed un messaggio letto dallo speaker all’interno dell’impianto, grazie al supporto dei padroni di casa. E che, ovviamente, non è passato inosservato al pubblico rosanero. I tifosi, infatti, hanno accolto la squadra avversaria con tanti applausi, destinati a sancire un’amicizia che durerà nel tempo.
”Arrivare a Palermo e giocarsi una semifinale dei playoff per andare in Serie B forse era un obiettivo un po’ insperato – ammette Balestrero – nessuno credeva di potersi giocare la promozione in cadetteria. Arrivare in uno stadio del genere, con 35mila persone è stato magnifico. Mi ricordo che siamo entrati un po’ in ritardo all’interno dello stadio perché c’era un cordone di gente fuori, quando siamo entrati c’era il Barbera mezzo pieno con tutta la gente in piedi ad applaudirci… noi eravamo un po’ storditi. È stata un’esperienza bella da vivere, un punto importante della stagione attuale: abbiamo toccato un sogno con mano e abbiamo pensato “perché non provare ad arrivarci?”.
”A Palermo è stato emozionante – ammette Molfetta -. È stata un’esperienza che ci ha arricchito sotto tutti gli aspetti. Abbiamo giocato in uno stadio vero con tantissima gente, nel nostro girone non eravamo abituati”.
“Quel piccolo incidente che c’è stato contro il Palermo ci ha dato grande motivazione e voglia di rivincita” – ammette Siligardi.
“A Palermo abbiamo avuto la consapevolezza che con la riconferma di buona parte del gruppo, avremmo potuto toglierci grosse soddisfazioni. Si era creato qualcosa all’interno della squadra”. – continua Guerra.