Ferrandelli-Forello: “Dati falsificati dall’amministrazione, il Ministero dell’Interno ci ha dato ragione”
Il candidato a sindaco di Palermo, Fabrizio Ferrandelli: “Palermo è vicino all’orlo del baratro. Non può permettersi perdite di tempo. Ha bisogno di donne e di uomini che conoscono la macchina comunale e che sanno come sterzare in maniera brusca rispetto a questa direzione”
Conferenza stampa convocata d’urgenza da parte del candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli. Accanto a lui, stamattina, i consiglieri comunali uscenti Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Leonardo Canto e Cesare Mattaliano.
Si parla di “documenti scottanti”, ossia di una comunicazione ufficiale da parte del Ministero degli Interni che “per essere sintetici – inizia Forello – dimostra che il sindaco Orlando, la sua giunta, i suoi consiglieri comunali e il suo segretario generale, nonché direttore generale di questo Comune, hanno mentito alla città sapendo di mentire”.
La comunicazione del Ministero degli Interni
In forza della segnalazione avanzata l’1.2.2022, si è infatti proceduto ad un’istruttoria urgente entro 30 giorni sul piano di riequilibrio. Il Ministero ora afferma che questo “si presenta quale contenitore di misure in gran parte subordinata ad entrate nuove al momento non certe, che condizionano, di fatto, l’intero impianto del piano medesimo”.
Il Ministero dell’Interno – spiega Forello – denuncia la mancanza di diversi elementi per raggiungere il riequilibrio. Tra questi:
1) Le misure dell’incremento della riscossione dei tributi locali (TARI) – del circa 10% a partire dal 2022 fino al 25% a partire dal 2024 – di cui non c’è traccia e che costituirebbero, insieme all’addizionale Irpef, uno dei due fondamentali pilastri del piano. Anzi, secondo i dati della riscossione del primo trimestre 2022, si è registrata una preoccupante flessione del -8% del tasso della riscossione, con un Gap rispetto alle previsioni del piano di 18 punti percentuali.
2) L’approvazione della deliberazione sull’aumento dell’addizionale Irpef. Proposta, invece, bocciata dal Consiglio Comunale.
3) La firma dell’accordo con lo Stato che, al momento, non solo non è stato definito ma non è stato nemmeno preventivamente approvato dall’organo consiliare.
4) Il credito di 111.076.500 euro che l’Amat reclama nei confronti del Comune di Palermo, non inserito del fondo rischi soccombenza.
5) La mancata approvazione propedeutica e necessaria del bilancio di previsione 2021-2023 e 2022-2024.
“In poche parole – chiude Forello – si parla di un piano di riequilibrio che rappresenta un contenitore vuoto, sprovvisto, come da tempo avevamo denunciato, di misure concrete, veritiere e prudenziali che avrebbero dovuto garantire l’equilibrio di bilancio”.
Ferrandelli candidato sindaco, l’attacco agli avversari
Dopo di lui prende la parola Ferrandelli, che sottolinea l’azione dei consiglieri comunali che hanno denunciato al Ministero le incongruenze.
“I Palermitani devono sapere non soltanto che l’amministrazione che si conclude ha lasciato un buco di bilancio creato, ma che lo scopo di questi ultimi atti amministrativi presentati non era quello di risanare il buco ma di fuggire. Di coprire un piano di fuga valido fino al 12 giugno – afferma -. L’abbiamo messo nero su bianco, il Ministero conferma le perplessità e chiede conto e ragione. Conto e ragione che non saranno mai dati perché quando si chiedono sulla riscossione o su altre criticità, è chiaro che il comune di Palermo non potrà che rispondere come diciamo”.
Non manca il riferimento al 9 maggio e al ricordo di Peppino Impastato, “che ha avuto la schiena dritta come pochi”. E poi la stoccata agli avversari nella corsa a sindaco di Palermo. “Gli autori del disastro stanno nella compagine che sostiene Miceli. Noi non saremo franchi – dice Ferrandelli -. Siamo franchi e raccontiamo con carte alla mano quello che è accaduto in questi anni”.
Riferimento anche al centrodestra. “I consiglieri che sostengono Lagalla sono scappati dall’Aula e hanno consentito a questa maggioranza di avere i numeri per votare quello che non è un piano di riequilibrio, ma un piano di fuga che noi abbiamo sventato”. E ancora: “Hanno litigato fino a ieri, si sono messi d’accordo sulle poltrone, indicando posizioni politiche senza mai parlare di programmi, progetti, cosa vogliono fare”.
“Siamo qui per costruire”
“La città è sulle macerie e noi siamo qui per costruire. Offriamo non soltanto la conoscenza ma la schiena dritta e le mani libere”. Il riferimento è anche alle ultime affermazioni di Roberto Lagalla sul bilancio di previsione 2021, assente per il Comune di Palermo. “È uno scandalo. Significa che non ha cognizione di come stanno le cose e fa bene a dire che deve studiare i primi mesi, perché non si rende conto dello stato delle cose. Ma Palermo è vicino all’orlo del baratro. Non può permettersi perdite di tempo. Ha bisogno di donne e di uomini che conoscono la macchina comunale e che sanno come sterzare in maniera brusca rispetto a questa direzione”.