Festa a Ballarò, riapre "Moltivolti": "Abbiamo temuto di perdere tutto ciò che avevamo costruito"

Festa a Ballarò per la riapertura del ristorante “Moltivolti”, devastato a fine gennaio da un terribile incendio che aveva arrecato non pochi danni alla struttura. Col sostegno di un’ampia rete solidale, a 63 giorni da quella brutta esperienza, il ristorante siculo-etnico oggi riparte e festeggia con un vero e proprio evento che coinvolge l’intero quartiere palermitano.

“Siamo felici di riuscire a tagliare oggi questo traguardo che non era affatto scontato. Riapriamo dopo 63 giorni di chiusura e dopo aver avuto il timore di perdere tutto quello che abbiamo costruito in questi anni, compresi i 35 posti delle persone che lavorano con noi. Però c’è stata questa spinta fortissima della nostra comunità, che immediatamente si è messa in azione”. Così racconta a Palermo Live Claudio Arestivo, co-fondatore di “Moltivolti”.

“Hanno raccolto la somma impensabile che noi avevamo messo in conto per riaprire, pari a 120 mila euro – prosegue -. Questa era la stima dei danni subiti. È partita questa gara di solidarietà velocissima, che a un certo punto abbiamo anche arrestato. Dopo cinque giorni abbiamo fatto un comunicato perché avevamo raggiunto la soglia. È la dimostrazione che le persone che investono, in qualche modo, sulla comunità danno vita anche a un’economia circolare che è disposta ad agire, non soltanto a fare chiacchiere. Questa è una grande responsabilità che ci portiamo e che speriamo in qualche modo di restituire nel momento in cui qualcun altro – speriamo mai – si dovesse trovare nelle nostre condizioni”.

Orlando: “Conferma del cambio culturale della nostra città”

Presente stamattina alla riapertura del ristorante anche il sindaco Leoluca Orlando, che ha sottolineato il valore di un'”esperienza che s’intreccia da nove anni con la vita della città”. “La Carta di Palermo – ha aggiunto – la Consulta delle Culture e l’esperienza del “Moltivolti”, indicano un modello di convivenza civile anche internazionalmente riconosciuto“.

“Il contributo di tanti per la riapertura – ha proseguito il sindaco – è stata la conferma del cambio culturale della nostra città negli ultimi anni. Palermo difende l’unica razza che esiste, quella umana, rispetta l’identità di tutti e difende i diritti troppo spesso violati e mortificati dalle leggi degli stati, importanza dei diritti che abbiamo scoperto anche grazie alle sofferenze dei migranti. L’esperienza di “Moltivolti” conferma che Palermo ha costruito un’alternativa a comportamenti incivili e a leggi disumane”.

Festa a Ballarò per la riapertura di “Moltivolti”

Da oggi è dunque possibile tornare a gustare i piatti del ristorante a Ballarò e visitarne il nuovo spazio. “Moltivolti” si è arricchito, infatti, di nuovi allestimenti che puntano ad un minore impatto ambientale. Adottati, dunque, arredi più sostenibili ma anche a maggior efficientamento energetico.

Sulle pareti è, invece, protagonista la mostra fotografica “Ventivolti”, omaggio di Giovanni Franco, Salvo Gravano, Igor Petyx e Marcello Troisi. I noti fotografi palermitani, attraverso la propria sensibilità, hanno voluto incastrare un mosaico di vite, cristallizzate nel loro scorrere, da donare per la riapertura di “Moltivolti”.

Musica e spettacoli all’aperto animeranno, poi, Piazza Santa Chiara. Nella vicina Piazzetta Sette Fate, il cuoco Shapoor e la sua famiglia, recentemente arrivata a Palermo grazie allo sforzo comune di tanti sostenitori, offriranno un barbecue afghano.

Protagonisti del restyling del locale sono, infine, quattro grandi interventi a parete. Una squadra di cinque artisti – Igor Scalisi Palminteri, Francesco de Grandi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro – ha contribuito col suo lavoro a rendere ancora più bello, inclusivo e colorato lo spazio di “Moltivolti”.