Festa delle donne: manifesto contro femminicidio a Palazzo delle Aquile
“Non chiamateli raptus. 12 femminicidi in Italia nel 2021”
A Palazzo delle Aquile un manifesto per condannare i femminicidi in Italia e nel mondo. In occasione della Giornata internazionale per il riconoscimento dei diritti delle donne, il Comune aderisce all’iniziativa promossa dalle organizzazioni del terzo settore e decide di esporre un banner che recita: “Non chiamateli raptus. 12 femminicidi in Italia nel 2021″.
“In questa giornata c’è ben poco da festeggiare – affermano il sindaco Leoluca Orlando a nome della Giunta comunale e l’assessora con delega alla Parità di genere, Giovanna Marano – quanto piuttosto riflettere su quanto ancora lunga e difficile sia la strada per estirpare ogni cultura di violenza collegata al genere, ogni forma di sopraffazione e violenza fisica, psicologica, economica contro le donne”.
“I numeri parlano chiaro e purtroppo parlano di vite spezzate, di dodici vite di donne uccise, due delle quali nel palermitano. Il bilancio di questo 8 marzo è decisamente amaro. L’emergenza sanitaria ha avuto effetti devastanti: i posti di lavoro sono diminuiti, i femminicidi e le violenze sono cresciuti, in un clima generale di compressione dei diritti, di regressione culturale, di aumento delle condizioni di svantaggio e delle discriminazioni”.
PANDEMIA OMBRA
“L’Agenzia Onu per l’uguaglianza di genere ha utilizzato il termine ‘pandemia ombra’ per spiegare l’intensificarsi di abusi fisici o psicologici sulle donne ad opera di mariti, fidanzati, ex-partner, parenti, amici. C’è tanto da fare per recuperare i passi indietro sulla parità di genere fatti con la pandemia. Serve una risposta unitaria, che metta insieme istituzioni, società civile, associazioni. Tutte e tutti, senza se e senza ma, per una ripartenza alla pari”.
INTERVENTI CHE PROMUOVANO OCCUPAZIONE FEMMINILE
“Abbiamo la responsabilità di lottare e impegnarci perché misure e interventi del Recovery plan siano vincolati alla promozione del lavoro femminile e alla creazione di nuove infrastrutture sociali per dar vita ad una vera economia della cura. L’Amministrazione cittadina è pronta a fare scelte incisive perché quei fondi siano vincolati, a partire dalla promozione dell’infrastruttura sociale dei servizi educativi per la prima infanzia, a tutti quegli interventi che promuovano occupazione femminile”.