Flotte russe sul canale di Sicilia: pronto un nuovo attacco all’Ucraina?

La tensione rimane altissima. La Nato è pronta a rispondere con tre portaerei, tra cui la Cavour italiana

FLOTTE RUSSE

Le flotte russe hanno oltrepassato Gibilterra e già da ieri hanno iniziato ad attraversare il canale di Sicilia, sulle acque del Mediterraneo. Si tratta di sei navi con un ingente potenziale bellico. A disposizione, infatti, vi sono carri armati e fanti, in condizione di creare una testa di ponte con 60 tank e 1.500 marines. Il timore è che possano puntare verso la Crimea, per aiutare le forze di Mosca intorno all’Ucraina. Tuttavia non è l’unica ipotesi in atto.

Al largo della Calabria, infatti, è in corso una esercitazione Nato, a cui prende parte, insieme ad incrociatori statunitensi, anche la portaerei americana “Truman”. Quest’ultima è al comando di una manovra organizzata, atta proprio a rispondere allo schieramento del Cremlino. Presenti inoltre anche una fregata norvegese e di aerei di tutta l’Alleanza. Il comando atlantico si chiede, a questo punto, se le truppe russe andranno a dare man forte da subito ai connazionali in Ucraina oppure, più nell’immediato, proveranno ad introdursi con la forza all’interno delle esercitazioni in atto.

LA NATO SI PREPARA

Già nella giornata di ieri una squadriglia di cacciabombardieri F18 Hornet – si legge sul quotidiano “La Repubblica” – ha simulato un attacco contro un’ipotetica flotta nemica. Manovra effettuata – comunica il quartier generale Nato di Napoli – “per offrire un’opzione flessibile e proporzionale ai comandanti nell’affrontare potenziali minacce”. A spiare le operazioni proprio un battello russo, dotato di sistemi elettronici in grado di captare comunicazioni radio ed emissioni radar.  

La tensione rimane altissima, e la risposta della Nato è già studiata. Già domenica pomeriggio un pattugliatore Boeing EP-8 Neptune è decollato da Sigonella per sorvolare le flotte russe. Medesimo contatto ravvicinato cercato anche da un bimotore P72 dell’ Aeronautica italiana. Già pronte, in caso di pericolo, tre portaerei: la stessa Truman, la De Gaulle francese e la Cavour italiana. Inoltre predisposte anche diverse navi da guerra e due sottomarini nucleari.