La FIALS Spettacolo CISAL ha ritirato la denuncia a carico della Fondazione Teatro Massimo per condotta anti-sindacale ex art. 28 L. 300/70 Statuto dei lavoratori. A comunicarlo è lo stesso sindacato in una nota che chiarisce che la decisione arriva dopo il ripristino delle normali relazioni sindacali con la Fondazione nonostante lo stato di agitazione in essere.
“Di ciò – si legge – la Fials intende ringraziare pubblicamente il Sovrintendente M. Betta per avere gestito con responsabilità e competenza un momento così critico per la vita del Teatro Massimo”.
Come si diceva, lo stato di agitazione tuttavia prosegue. “Permangono, purtroppo – spiega il sindacato -le motivazioni che hanno portato alla proclamazione dello Stato d’agitazione nazionale indetto dalla Segreteria generale in data 15/04/2022 per il mancato rinnovo del contratto collettivo, per il blocco dei contratti integrativi e per le mancate approvazioni delle dotazioni organiche da parte del MIC che, per gli effetti previsti dalla legge 81/2019, si tradurrà in un mancato rinnovo/stabilizzazione del personale precario che sta per raggiungere il limite massimo di 36 mesi. Mettendo così a rischio decine di famiglie nonostante l’evidente fabbisogno occupazionale”.
“In assenza di precisi e tempestivi atti tesi a porre rimedio alle criticità sopra elencate, la FIALS Spettacolo CISAL procederà, a partire dalla fine del mese di maggio, a proclamare le conseguenti azioni di sciopero secondo i preavvisi stabiliti dalle leggi e dal vigente CCNL”.