Lercara Friddi, borgo dei nonni di Frank Sinatra, aderisce a”Bella Sicilia”
Il Comune di Lercara Friddi, in provincia di Palermo, aderisce al circuito turistico regionale “Bella Sicilia”, iniziativa di promozione mediatica e identitaria a cura dell’associazione no-profit “Vivo in Sicilia”. A proporre la candidatura di Lercara Friddi è stato l’assessore ai Beni culturali e al Turismo Rosario Fabio Oliveri, intuendone le potenzialità. Il progetto si fonda sulla capacità dei territori di rinnovarsi, promuovendo idee ed eventi e rendendoli, attraverso la messa in rete, occasione e mezzo di offerta turistica.
“Abbiamo aderito – spiega il sindaco Luciano Marino – perché fare squadra con altre realtà siciliane è importante”. “Soprattutto – aggiunge il primo cittadino – in questo difficile momento storico e sociale, generato dal Covid 19”.
LERCARA FRIDDI E LA ZONA ARCHEOLOGICA DI COLLE MADORE
Il nucleo originario del borgo di Lercara Friddi sorse grazie all’intraprendenza di Leonello Lercaro, imprenditore genovese giunto in Sicilia nel 1570. Oggi è una delle località di riferimento dell’entroterra palermitano per numero di abitanti, circa settemila, dimensioni e attività agricole, tra le quali spiccano la produzione di grano duro e mandorle. Di notevole interesse e attrattività turistica, le origini arcaiche. Intorno alla fine degli anni ottanta risale il rinvenimento di un sito archeologico di origine sicana del VII secolo a.C.
Il Comune, situato sulla direttrice Palermo – Agrigento, a 670 metri sul livello del mare, sorge sulle falde del Colle Madore, una piccola altura dove alcuni scavi hanno portato alla luce lamine bronzee decorate da volti umani e un’edicola scolpita a bassorilievo che rappresenta una figura maschile.
Un motivo di interesse è rappresentato dal rinvenimento, nei primi decenni del 1800, durante l’evoluzione storica e urbanistica, di una ricca vena zolfifera. Le risorse minerarie furono protagoniste dell’economia locale fino agli anni settanta.
Un fiorente passato del quale è possibile trovare tracce nel Museo Regionale dedicato e nel sito del bacino minerario. Rimangono i carrelli, una discenderia, qualche castelletto e la pompa elettrica, ma altri oggetti sono custoditi presso la Pro Loco.
IL LUOGO NATALE DEI NONNI DI FRANK SINATRA
Le radici del mito dello swing, “la voce” per eccellenza, ovvero il celeberrimo Frank Sinatra, sono da ricercare proprio a Lercara Friddi.
I nonni paterni si chiamavano infatti Francesco Sinatra e Rosa Saglimbeni, emigrati negli USA in cerca di fortuna insieme ai loro figli, tra i quali, appunto, il papà di Frank Sinatra, Antonino Martino. A scoprire le origini furono Anthony Summers e Robbyn Swan durante la ricerca di materiale per il libro dal titolo “Sinatra: the life”.
I due autori portarono alla luce i certificati di battesimo e di matrimonio dei nonni, oltre ad alcuni documenti di viaggio.
Carte, biglietti e immagini che sono conservati nel “My Way Museum“.
IL “MY WAY MUSEUM”, OMAGGIO ALLE RADICI SICILIANE DI “THE VOICE”
Lo spazio museale rappresenta un unicum nel panorama europeo e prende il nome da “My way” una delle canzoni più belle del repertorio dell’artista italo-americano, ripreso, tra gli altri, da Elvis Presley, i Gipsy Kings, Sid Vicious e Luciano Pavarotti.
L’idea di creare un museo per celebrare l’artista e le sue origini nacque oltre dieci anni fa, grazie all’impegno di due giovani lercaresi, Gianfilippo Geraci e Antonio Licata, fondatori dell’associazione Life & Art Promotion.
Il museo-mostra “Siciliani d’America”, apre nel 2011 con una piccola mostra fotografica e documentale che ripercorre la storia di quelli che, come i nonni di Frank erano emigrati in cerca di fortuna negli USA.
Nel 2015, grazie alla donazione di una collezione privata con oltre 300 dischi, foto e articoli la mostra diventa un vero e proprio museo permanente dedicato al grande artista.