Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, interviene ai nostri microfoni sul tema immigrazione. Non mancano gli attacchi alla Giunta Musumeci e a Matteo Salvini.
“Mentre l’Europa prende tempo, la gente continua a morire nel Mediterraneo . Chiediamo all’Europa che dia vita ad un servizio civile per salvare le vite in mare. Con riferimento all’Italia non posso che apprezzare quanto fatto e detto da Draghi. Detto ciò gli chiedo se può utilizzare la sua autervolezza in ambito europeo per cambiare le cose. La Regione non c’è e da la colpa allo Stato e quest’ultimo all’ Europa. Noi sindaci invece andiamo avanti lo stesso”.
“Il populismo – afferma Orlando – è la mancanza di rispetto e può essere sia di destra che di sinistra. Per loro basta un tweet, uno slogan. Se avessimo detto 40 anni fa di liberare Palermo dalla mafia in 4 mesi saremmo stati dei populisti. Ci abbiamo impiegato 40 anni, a dimostrazione del fatto che per risolvere le questioni importanti bisogna avere pazienza e costanza. Riguardo il problema dell’immigrazione, anche se lo vorrei, non dico che la questione sta nell’accoglierli tutti quanto piuttosto nel salvarli dall’annegamento”.
Ai microfoni di Palermo Live, dopo il sindaco Orlando ecco Luca Casarini, capo missione “Ionio”. “Noi i siamo affacciati sul Mediterraneo. Un mondo che guarda a sud, e per questo dobbiamo affrontare il problema partendo dal dovere di tendere una mano alle persone nel rispetto dei diritti umani. Si tratta di una tragedia annunciata come Lampedusa. Saranno venti anni che si discute dello stesso problema. E’ mai possibile che non si riesca a organizzare un sistema che parta dal diritto dei problemi umani? Il clima change sta facendo muovere nel mondo milioni di persone. Noi stiamo invece dentro la linea europea, che si ostina a non affrontare questo problema, giungendo a riproporre modelli terribili di finanziamenti a dittatori.”
“Viviamo dentro un rapporto stretto con la Tunisia. Dal 2017 non ci sono più i transfrontalieri che venivano a lavorare in estate per poi tornare casa e godere dell’economia di rimessa. Da allora sono state annullate le quote e ciò ha causato il proliferare di barchini e barconi. Bisogna costruire meccanismi legali d’ingresso, ma se non ci sono passaggi legali è chiaro che le mafie degli scafisti faranno miliardi di euro. In più ci saranno migliaia di morti senza che che capiremo il motivo di ciò che sta realemente vicino a noi.”
Servizio di Pietro Minardi, riprese di Giuseppe Martorana