Dopo l’incoraggiante successo del Barbera contro il Genoa, arriva un nuovo ko per il Palermo di mister Corini. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:
FROSINONE: Turati 6,5, Kone 6 (dal 79′ Oliveri 6), Lucioni 6 (cap.), Caso 6,5, Boloca 6, Garritano 6,5 (dal 67′ Ciervo 5,5), Ravanelli 5, Moro 7 (dall’83’ Mulattieri 5,5), Sampirisi 6, Mazzitelli 6 (dal 67′ Lulic 6), Frabotta 6,5 (dal 79′ Cotali 6). ALL.: Grosso.
PALERMO: Pigliacelli 6, Segre 6, Brunori 6,5 (cap.), Di Mariano 5,5, Marconi 5 (dal 46′ Bettella 5,5), Stulac 5 (dal 71′ Damiani 5), Nedelcearu 5, Buttaro 6,5, Saric 5, Mateju 4,5 (dal 53′ Sala 5,5), Elia 5 (dal 71 Floriano 6). ALL.: Corini.
I MIGLIORI DEL PALERMO:
BRUNORI: Non gli si possono chiedere sempre miracoli. Oggi fatica parecchio a trovare spunti offensivi degni di nota, merito anche del Frosinone che lo ingabbia a dovere. Ma se trovare la via del gol non gli è concesso da avversari grintosi e compagni imprecisi, il bomber rosanero spicca anche in difesa. Provvidenziale il suo salvataggio sulla linea sul colpo di testa di Lucioni. Ancora una volta è lui l’uomo in più di questo acerbo Palermo.
BUTTARO: Prova di carattere per il difensore classe ’02. Gioca una quantità spaventosa di palloni sulla fascia destra, la più battuta dai giocatori del Palermo. A macchiare la sua prestazione positiva c’è la deviazione (forse decisiva) sulla conclusione a rete di Moro che vale l’1-0. È un grande prospetto sul quale Corini dimostra di voler puntare tantissimo.
I PEGGIORI DEL PALERMO:
MATEJU: Un vistoso passo indietro per l’ex terzino del Venezia. Per quanto venga considerato un difensore duttile e in grado di essere impiegato in entrambe le fasce, sulla sinistra è apparso in grande difficoltà. È un destro naturale ed è evidente come con il piede sinistro fatichi non poco. Da segnalare infatti numerosi errori in fase di appoggio sui compagni.
ELIA: Al giovane Elia non mancano certo le potenzialità per diventare un punto fermo dell’attacco rosanero, ma allo stato attuale è inevitabile pensare ad un avvicendamento con Floriano o con lo stesso Valente (oggi indisponibile). Troppo spesso si ritrova a puntare l’uomo senza però riuscire a saltarlo e a creare superiorità numerica. Il suo è un ruolo dispendioso, soprattuto nelle fasi di non possesso, ma serve maggiore lucidità. Da segnalare una conclusione fuori dallo specchio al termine di una ghiottissima azione in contropiede.