Funivia, inseriti per soldi i forchettoni per disattivare i freni
Dalla riapertura, dal 26 aprile, la funivia si bloccava. Il problema è stato aggirato mettendo i forchettoni per bloccare i freni. I vertici erano al corrente
Prima della strage del Mottarone, per un mese intero, la funivia che collega Stresa al monte haavuto problemi di interruzioni a intermittenza. L’impianto talvolta si bloccava, e scattavano i freni d’emergenza. Le avarie erano note alla società di gestione, la Ferrovie del Mottarone srl, ed erano state segnalate anche alla ditta che si occupava della manutenzione, la Leitner. Per questo erano stati effettuati due interventi, uno il 3 maggio e l’altro il giorno prima dell’incidente, sabato 23 maggio. Nessuno dei due era stato risolutivo. Non si era capito a cosa era dovuto e, il problema si era ripresentato.
PER NON PEREDERE 140MILA EURO HANNO BLOCCATO I FRENI
Nonostante tutto ciò, il 26 aprile la funivia è tornata in funzione, dopo un anno di fermo forzato per via del lockdown. Ma senza il sistema d’emergenza che provocava i blocchi. Per evitare di interromperne il funzionamento, e quindi non aggravare il danno economico, In pratica, l’azienda non ha voluto rischiare di perdere, dal 26 aprile al mezzogiorno di domenica, gli incassi delle 20 corse al giorno. Che, al massimo avrebbero fruttato 140mila euro. «Le spese sono tante ─ hanno detto ─. E poi, cosa vuoi che capiti?»
HANNO MESSO I FORCHETTONI AI FRENI
E quindi, tutti d’accordo, sui freni di una delle due cabine erano stati apposti i cosiddetti “forchettoni”, quelle staffe di metallo che impediscono alle ganasce dei freni di chiudersi. Nell’attimo in cui si è tranciato il cavo, per la verità un evento rarissimo in questo tipo di impianti, “impensabile”, hanno detto gli stessi indagati, il sistema salvavita, che era disattivato, non è entrato in funzione. E 14 delle 15 persone a bordo sono morte.