La Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha notificato a due palermitani, V.V. e M.G., già detenuti presso il carcere Pagliarelli, l’ordinanza del gip che ricostruisce una lunga serie di furti, consumati e tentati, messi a segno nel territorio del capoluogo a partire dal 2021. Tra questi ci sono anche due “spaccate”.
Nello specifico, le indagini condotte dalla locale Squadra Mobile, sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” – Falchi, ha permesso di ricostruire otto diversi episodi delittuosi condotti congiuntamente e, in alcuni casi, singolarmente dai due individui. Il complesso quadro investigativo, corroborato grazie all’analisi dei sistemi di video-sorveglianza, all’analisi tecnico-scientifica degli elementi repertati sui luoghi e attraverso i tradizionali servizi di osservazione, ha permesso di evidenziare gravi indizi di reità a carico degli odierni indagati.
Il modus operandi dei correi era ricorrente: agendo con volto travisato, attraverso la forzatura dei varchi di accesso, entrambi accedevano all’interno dei diversi esercizi commerciali asportando denaro e mercanzia varia.
Gli episodi ricostruiti a carico di entrambi sono i seguenti:
A carico del solo V.V. sono stati ricostruiti i seguenti episodi:
La complessa attività di indagine s’innesta nel solco dei risultati conseguenti alle misure che la Polizia di Stato, nel capoluogo palermitano, ha predisposto al fine di rispondere all’emergenza correlata all’aumento dei reati predatori che si registra in tutte le principali città italiane.
L’attività di indagine si accompagna ad un capillare controllo del territorio condotto dalle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che lo scorso 14 giugno ha permesso di sventare un’altra spaccata e due furti che hanno portato all’arresto di 3 persone e alla denuncia di altre 2.
Giova precisare che gli indagati sono indiziati in merito ai reati contestati. La loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.