Follie d’estate, come quella che, sulla spiaggia di Capri, vede protagonista un gabbiano nei panni di Arsenio Lupin (l’unico a rimetterci le penne sul vero senso del termine), un uomo violento, tre turiste spagnole e un paciere che era meglio se si fosse fatto gli affari suoi. Pietra dello scandalo un panino, che l’uccello sottrae al legittimo proprietario il quale viene difeso da un familiare che lo uccide scagliandogli un sasso. Non l’avesse mai fatto: tre turiste di nazionalità iberica, infuriate per il povero animale morto scatenano un putiferio.
E’ iniziata così la rissa nella quale è intervenuto, per sedare gli animi, anche un dipendente caprese della società di trasporti della funicolare. Ma nel parapiglia è stato colpito da un oggetto tagliente, probabilmente un manico di ombrellone, che gli ha provocato diverse ferite. E’ solo in seguito all’intervento della polizia e dei vigili urbani che la lite si è conclusa. La delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale dei Consumatori, dopo quanto successo, ha scritto al prefetto di Napoli chiedendo un presidio di sicurezza sulla spiaggia libera di Marina Grande.