La gaffe di Scavone all’Ars: le donne spendono, gli uomini portano i soldi

Proprio nel giorno contro la violenza sulle donne un’imbarazzante dichiarazione in aula dell’Assessore alla Famiglia

Scavone

Ci vuole fortuna anche nelle gaffe. Non è mai bello per un politico essere colto con il sorcio in bocca, però ci sono giornate in cui la voce dal sen fuggita ha un peso specifico disastroso. Da giorni la cronaca è zeppa di riferimenti al tema della violenza sulle donne, da anni si tenta, a tutti i livelli, di promuovere la cultura del rispetto perché dietro a una azione di stalkeraggio o nel peggiore dei casi a un femminicidio c’è un deficit di consapevolezza e di mancato riconoscimento di parità di ruolo.

E’ fresco fresco il caso dell’insegnante pubblicamente sputtanata dal terribile corto circuito che ha trasformato un video intimo privato in un momento di pruriginosa pubblica condivisione. E proprio in questo frangente arriva implacabile la gaffe di Antonio Scavone che cade nel più banale stereotipo, quello della donna che amministra e spende i soldi della famiglia e dell’uomo che porta le risorse a casa.

Il video lo ritrae nel bel mezzo di una seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana. Un breve colloquio con il presidente Gianfranco Micciché che è preludio della risposta all’onorevole Angela Foti, il deputato di Attiva Sicilia che dell’Ars è peraltro anche vice presidente. Scavone, assessore con delega alla Famiglia, si fa del male da solo e si lancia in un’improvvisata introduzione che forse voleva anche essere ironica, ma che finisce per duplicare lo spirito in cui a volte si discute nel salotto di casa. La filosofia del “e io pago”, roba da gag di avanspettacolo, buona per comprendere quanto l’istinto di una certa generazione non consenta di andare oltre la classica e abusata suddivisione dei ruoli: donna a gestire la cassa, uomo a riempirla quella fantomatica cassa. Proprio oggi. Ci vuole proprio fortuna, anche nelle gaffe.