Garante diritti detenuti, Comune di Palermo pubblica il bando: soddisfatto il comitato “Esistono i Diritti”
“Abbiamo iniziato questa lotta oltre quattro anni fa – commenta a Palermo Live Gaetano D’Amico, tra i fondatori del comitato palermitano -. Ora siamo finalmente in dirittura d’arrivo”
Il Comune di Palermo ha pubblicato il bando per la nomina del Garante dei diritti dei detenuti. Un passo avanti, insomma, per la nomina della figura dopo l’appello del comitato “Esistono i diritti” al sindaco Leoluca Orlando.
“Con questo atto, si conclude l’iter, iniziato con l’approvazione del regolamento per la nomina del garante, da parte del Consiglio Comunale”. Così si legge in una nota del comitato transpartitico palermitano. Quest’ultimo ha infatti da sempre mostrato grande sensibilità verso il tema, tornato ora alla ribalta a causa degli effetti dell’emergenza Covid anche all’interno delle carceri.
Garante diritti detenuti, la lotta del comitato “Esistono i Diritti”
I dati dell’ultimo monitoraggio negli istituti penitenziari, diffusi dal ministero della Giustizia, riferivano infatti di 510 detenuti positivi. In aumento anche il numero di agenti penitenziari contagiati.
“Il problema è grave e va monitorato, messo all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni”. Così aveva commentato a Palermo Live Gaetano D’Amico, tra i fondatori del comitato “Esistono i Diritti”. Quest’ultimo ha lottato per anni sui temi dei cittadini detenuti e della giustizia giusta, giungendo all’approvazione, nei mesi scorsi, del regolamento sul Garante comunale per i diritti dei detenuti. Tuttavia, non si era ancora proceduto alla nomina della figura.
“Abbiamo iniziato questa lotta oltre quattro anni fa – commenta a Palermo Live Gaetano D’Amico -. Grazie soprattutto al lavoro dei consiglieri comunali iscritti al comitato “Esistono i diritti”, il regolamento è stato approvato. Ci siamo appellati poi al sindaco di Palermo affinché si arrivasse al bando. Ora finalmente la notizia è arrivata. Siamo in dirittura d’arrivo. La vita del diritto e il diritto alla vita è stato conquistato anche grazie all’iniziativa politica, non violenta e democratica del Comitato”.