Gasolio agricolo agli autotrasportatori, arresti a Messina

Indagato anche un palermitano

confisca

La Guardia di Finanza di Messina ha tratto in arresto 4 persone per truffa ai danni dello Stato. L’accusa è di aver destinato il gasolio agricolo agli autotrasportatori con imposte più basse. L’aggravante è che i trasportatori non hanno alcun diritto all’agevolazione della tassa.

Nel giro di due anni, dal 2017 al 2019, venduti oltre 5 milioni di litri di gasolio da parte del gruppo criminale; questo grazie a false dichiarazioni. Al centro dell’inchiesta un’azienda siciliana operante nel settore dell’ingrosso di prodotti petroliferi. La sede amministrativa a Francavilla mentre la sede legale a Catania. Nei guai l’amministratore della società, un imprenditore di Ancona; per lui arresti domiciliari. A capo della new company era stato messo un prestanome.

Gli autotrasportatori ottenevano il gasolio con il 78% di sconto sull’imposta, acquistandolo a 0,80 centesimo al litro.

COINVOLTO ANCHE UN PALERMITANO

Tra gli arrestati un quarantaquattrenne di Catania, era il braccio operativo dell’organizzazione. Compito suo l’approvvigionamento del gasolio presso i depositi fiscali e la predisposizione della documentazione falsa allegata ai trasporti. In manette anche un uomo di Barcellona Pozzo di Gotto, titolare di una ditta di commercio al dettaglio di carburanti con sede a Novara di Sicilia (Messina); il suo ruolo era di procacciatore d’affari e di individuazione degli acquirenti. 

Infine, indagato un palermitano sessantunenne; si tratta dell’autotrasportare di fiducia dell’organizzazione e proprietario di un autoarticolato. Quest’ultimo sotto posto a sequestro. Il totale dei beni sequestrati dalla Guardia di Finanza è pari a 2,5 milioni di euro.