I genitori di Denise Pipitone: “Chiedete a Messina Denaro di nostra figlia”

“Impossibile che il capomafia di Castelvetrano non sappia niente di qualcosa accaduta a Mazara del Vallo, che rientra nel suo territorio”

Piera Maggio e Pietro Pulizzi, madre e padre della bambina rapita a Mazara del Vallo nel 2004, hanno lanciato un messaggio allo Stato per capire se il boss più ricercato degli ultimi decenni, Matteo Messina Denaro,  abbia notizie sulla sparizione della loro figlia, Denise Pipitone.

Sulle pagine web hanno scritto: “Stato, magistrati, chiedete al boss Matteo Messina Denaro se sa dov’è la nostra Denise. Noi siamo convinti che se decidesse di fornire la risposta alla nostra domanda, metterebbe fine al nostro calvario”. Nel giorno dell’arresto del superlatitante, l’appello lanciato su Facebook da Piera Maggio e Pietro Pulizzi in pratica significa: “Qualcuno cortesemente chieda al boss se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise”.

I genitori della bambina rivolgono la loro richiesta “allo Stato italiano e ai magistrati che si prenderanno carico del capomafia di Castelvetrano”, e sperano che “dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito” chiedano al boss anche notizia della piccola Denise.

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“Impossibile che non sappia niente di qualcosa accaduta nel suo territorio”

Nei quasi venti anni dalla sua scomparsa della piccola, Piera Maggio e Pietro Pulizzi non hanno mai smesso di cercarla e di chiedere la verità. Adesso sperano che la cattura di Messina Denaro possa aprire nuovi scenari e sviluppi investigativi.

Gli ospiti in studio nella trasmissione di Milo Infante “Ore 14” in onda su Rai 2, sottolineando l’appello dei genitori di Denise,  hanno convenuto che è “impossibile che Messina Denaro non sappia qualcosa su quanto avvenuto a Mazara del Vallo, alla luce del potere e del controllo che ha esercita da sempre nel suo territorio, la provincia di Trapani”.

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