A gennaio saranno distribuiti in Sicilia 223mila dosi di vaccino

A metà gennaio le fiale di vaccino per la somministrazione al personale sanitario e agli ospiti delle Rsa. La Regione ha inviato al commissario Arcuri l’elenco dei 33 ospedali impegnati nella campagna

Entro metà gennaio arriveranno in Sicilia le prime 223 mila dosi di vaccino anti-Covid, destinate a 111.449 persone, considerando che per completare la profilassi sono necessarie due dosi a testa. Su Repubblica si legge che il 40% è destinato ad operatori sanitari, il resto, su base volontaria, ad ospiti ed a dipendenti delle Rsa. La partenza è vincolata comunque al via libera di Ema (agenzia regolatoria europea). Le prime dosi di vaccino che arriveranno sono quelle della Pfizer, che si conserva a -80 gradi. È il primo dei sei in via di autorizzazione.

LA CONSERVAZIONE

La Regione ha fatto sapere quali ospedali hanno celle frigorifere idonee a conservare il vaccino, e quali stanno provvedendo ad acquisirle. A Palermo ci sono il Cto e il Cervello che possono conservare più di 700 scatole, mentre l’Ismett 384. C’è anche il Policlinico con attualmente ha una capienza di 700, ma in un frigo in via di acquisizione ne può conservare altre 360 scatole, e l’Ingrassia con una disponibilità a custodirne 1500. Per il Civico attualmente non è indicata nessuna disponibilità. Per quanto riguarda la provincia, gli ospedali di Termini Imerese, Corleone, Petralia Sottana e Partinico hanno una capienza per 1.500 confezioni ciascuno. La Regione ha già censito i centri che in questa prima fase somministreranno i vaccini: sono 33 ospedali pubblici.

SMISTAMENTO

Secondo quanto stabilito dal commissario per l’emergenza Covid, il vaccino sarà smistato dalla base di stoccaggio centrale in Campania negli ospedali di arrivo, attraverso Tir dotati di celle frigorifero. Anche la Gesap, società che gestisce l’aeroporto di Punta Raisi, nei giorni scorsi si è candidata come base di stoccaggio in Sicilia, mettendo a disposizione le proprie celle frigo ma probabilmente sarà coinvolta solo in una seconda fase, quando per le vaccinazioni saranno coinvolte le altre categorie. Si conta di arrivare a una copertura del 90 per cento della popolazione entro la fine dell’anno. Si dovranno vaccinare migliaia di persone al giorno e potrebbe essere riproposta la formula drive-in o l’uso di palestre e stadi. Per facilitare le operazioni, ci si potrà prenotare attraverso una app.