Bullismo al GF VIP, lo specchio di una società sempre più in crisi

Tante le condanne sul caso di Marco Bellavia

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Negli anni di scivoloni il Grande Fratello ne ha fatti ma mai grandi come quello di quest’anno. Il bullismo nei confronti di Marco Bellavia, storico conduttore di Bim Bum Bam, è lo specchio di una società ancora piena di pregiudizi, stereotipi, ingiustizie e disuguaglianze celati sotto un apparente società emancipata.

Marco Bellavia era entrato nella casa più spiata d’Italia con una missione ben precisa ovvero porre fine al tabù sull’importanza della salute mentale parlando dei suoi problemi pregressi, una bella pagina, quella che poteva essere affrontata durante i prime time del GFVIP ma che si è ben presto trasformata in una delle pagine peggiori del programma.

AFFERMAZIONI DA CONDANNARE DEI CONCORRENTI

Bellavia portato allo stremo da atteggiamenti e insulti ha deciso di non continuare la sua avventura e ha abbandonato la casa. Affermazioni che non possono passare in sordina, come quella di Ginevra Lamborghini “Si merita di essere bullizzato” o Giovanni Ciacci “Ma non può entrare con gli psicofarmaci qui dentro. Ma siamo pazzi?”. Dalle cattiverie non si sono esonerati neanche gli altri concorrenti; “Entri nel patetico. Tu sei patetico” ha sbottato Carolina Marconi seguita da un non-molto simpatico Charlie Gnocchi “Non me ne frega un cazzo, vai a fare in culo. Cosa siamo degli psicoanalisti?”.

Ciò che sorprende è come queste personalità, che hanno reiterato per giorni questi comportamenti, siano le stesse che si indignavano e si battevano davanti ad atti di bullismo passando da un salotto televisivo all’altro. E mentre cadono le maschere di molti personaggi, il web è in rivolta e questa volta non perdona. Il popolo dei social è indignato e su Twitter spopola l’#iostoconmarcobellavia. Si parla tanto di promuovere la lotta contro il bullismo, di parità dei diritti ma poi nella realtà dei fatti restano solo parole, perché, infondo, se oggi si assiste a tutto questo forse qualche errore lo abbiamo fatto.