Giallo di Caronia, al Duomo di Messina i funerali di Viviana e Gioele
Daniele Mondello: “Sto aspettando il funerale per dare una degna sepoltura finalmente a mia moglie e mio figlio. Dopodiché io non mi fermo, voglio la verità”.
La vicenda del giallo di Caronia termina – per il momento – con l’archiviazione delle indagini da parte del gip di Patti, Eugenio Aliquò. Oggi, alle ore 15, si svolgeranno i funerali di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele, i cui cadaveri furono ritrovati nell’agosto del 2020 nelle campagne di Caronia a distanza di undici giorni l’uno dall’altro.
L’ultimo saluto avverrà al Duomo di Messina, come annuncia Daniele Mondello, marito e padre delle due vittime. Qualche minuto fa, sulla sua pagina Facebook, è comparso un breve video che lo immortala mentre espone uno striscione. “Viviana e Gioele verità e giustizia” recita lo slogan tra le foto di madre e figlio.
Giallo di Caronia, il video di Daniele Mondello
Da oltre un anno Daniele Mondello non ha mai smesso di chiedere la verità su quanto accaduto in quel terribile agosto del 2020. Una richiesta che non si ferma nemmeno davanti all’archiviazione delle indagini. Con un video pubblicato la sera dell’11 novembre, l’uomo ha infatti dichiarato di non credere alla ricostruzione della Procura.
“All’inizio di questa vicenda il mostro ero io – scrive nel post che correda il filmato – oggi sappiamo che Viviana, esattamente come mi aveva detto, fosse uscita di casa solo per comprare un paio di scarpe a Gioele. Oggi qualcuno, a Caronia, festeggia ma verità e giustizia sono stelle che nessuna menzogna può oscurare. Sulle responsabilità dei vigili del fuoco, giorno 23 ottobre, ho presentato autonoma denuncia”.
Nel corso del video, Mondello ribadisce: “Secondo me, hanno sbagliato tutto dall’inizio a oggi. Non si può chiudere un caso con otto ipotesi su Gioele, che non si sa com’è morto. Stessa cosa di Viviana, non ci sono impronte sul traliccio, non c’è niente”.
“Sto aspettando il funerale – prosegue – per dare una degna sepoltura finalmente a mia moglie e mio figlio. Dopodiché io non mi fermo, la famiglia Mondello e la famiglia Parisi non si fermano, perché vogliamo scoprire la verità. La realtà di cosa sia successo, non ciò che dite voi perché non sapete cosa è successo perché avete sbagliato tutto”.
La tesi della famiglia Mondello
Una posizione che la famiglia Mondello ha ribadito più volte nel corso di questi lunghi mesi. Ringraziando tutti coloro che lo hanno supportato anche con messaggi di solidarietà, Mondello spiega di avere denunciato i Vigili del fuoco, ritenendo che abbiano commesso degli errori nel corso delle ricerche.
Assistita dagli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti, con la collaborazione del team composto dal criminologo Carmelo Lavorino, il medico legale Antonio Dalla Valle, lo psicologo forense Enrico Delli Compagni e le antropologhe forensi Nicolina Palamone e Angelica Zenato, la famiglia Mondello aveva presentato una lunga relazione. Nel corso di questa, si sostiene che madre e figlio siano caduti in una profonda buca contenente dell’acqua sul fondo e che i loro corpi siano stati in seguito spostati per simulare un suicidio.