Giornata della Memoria, perché si celebra il 27 gennaio?

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Per non dimenticare” la frase che probabilmente ogni 27 gennaio risuona in testa in ognuno di noi. Una giornata che celebra la Giornata della Memoria, per ricordare i milioni di vittime della Shoah.

Ogni anno, sono centinaia le iniziative che vengono organizzate per questa giornata. Ma forse in pochi sanno perché per il Giorno della Memoria è stato scelto proprio il 27 gennaio.

La Shoah

Durante la Seconda guerra mondiale nella Germania nazista furono uccisi circa 6 milioni di ebrei, 250mila Rom e 250mila disabili tedeschi. Il <<Führer>> Adolf Hitler, nel 1933, varò le leggi razziali atte a tutelare la razza Ariana, la razza pura tedesca, discriminando gli ebrei e le altre minoranze.

Nel 1934 i nazisti iniziarono a realizzare dei campi di “lavoro” destinati al confinamento e alla detenzione di coloro che il regime nazista considerava nemici. Ben presto però quei campi di lavoro divennero dei campi di sterminio, al suo interno uomini, donne e bambini, venivano bruciati nei forni crematori, uccisi nelle camere a gas oppure fucilati.

Il primo <<lager>> nazista venne creato in Germania a “Dachau” già nel 1933, a seguire nacquero numerosi campi sia in Germania che negli stati limitrofi. Auschwitz-Birkenau, Il lager di Mauthausen, Bergen-Belsen sono solo alcuni dei nomi dei 40mila lager dove migliaia di uomini venivano mandati senza più fare ritorno.

Il Giorno della Memoria, perché il 27 gennaio?

Nel 1942 venne pianificata la “Soluzione finale” che prevedeva l’eliminazione definitiva della razza ebraica. Ad Auschwitz-Birkenau venivano uccisi fino a 6mila persone al giorno e tra il 1940 e il 1944 vi furono sterminati più di un milione di prigionieri.

il 27 gennaio 1945 le truppe Sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, ponendo fine all’olocausto e mostrando al mondo intero l’orrore del genocidio.

Il 1 novembre 2005 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite istituisce il 27 gennaio “Giorno della Memoria delle vittime della shoah” in quanto in quel giorno fu liberato il campo di Auschwitz, luogo che produsse il maggior numero di morti. In Italia la Giornata della Memoria venne istituita 5 anni prima con la legge del 20 luglio 2000.

Liliana Segre: “Sulla Shoah ci sarà una riga soltanto tra i libri di storia”

Negli anni successivi i pochi sopravvissuti rimasti hanno cercato di tenere viva la memoria di quegli orrori vissuti perché non si ripetano. Ma gli anni passano e tenere vive le coscienze è sempre più difficile, istruire le nuove generazioni non è facile. In occasione di questa giornata a parlare è Liliana Segre, sopravvissuta alle atrocità di Auschwitz: “Il mio è un pessimismo naturale, dovuto al fatto che le idee, le proposte e le speranze che possono venire da una vecchia come me non vengano accolte come dovrebbero. Per questo una come me ritiene che tra qualche anno sulla Shoah ci sarà una riga soltanto tra i libri di storia e poi più neanche quella”.

Una delusione amara, di chi sa bene che più passano gli anni meno se ne parlerà.

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