Girgenti Acque, prosegue l’indagine: rinviate a giudizio 47 persone, tra cui politici e professionisti
Tra gli indagati il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede
La Procura di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio per 47 persone, tra gli iniziali 84 indagati nell’inchiesta sulla società di servizio idrico “Girgenti Acque”. L’operazione “Waterloo”, svolta da Dia, Guardia di finanza e Carabinieri, partita lo scorso giugno, aveva messo alla luce diverse irregolarità. Secondo l’accusa, alla società di servizio idrico nell’agrigentino, già destinataria di certificazione interdittiva antimafia nel novembre del 2018, sarebbero connessi reati a vario titolo. Nel novero degli indagati anche figure di rilievo, come professionisti, politici e forze dell’ordine. Tutti in qualche modo legati alla figura di Marco Campione, imprenditore ed ex Presidente di Girgenti Acque. Tra le accuse figurano: delitti contro la Pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
SCANDALO GIRGENTI ACQUE – GLI INDAGATI
Tra i destinatari del rinvio a giudizio, oltre al Presidente di Girgenti Acque Marco Campione, anche importanti personaggi del mondo della politica. Tra tutti il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, con l’accusa di finanziamento illecito al partito, e Francesco Scoma, deputato nazionale Italia Viva. Sotto torchio anche la figura dell’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, e del legale Giovanni Pitruzzella, avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Per quest’ultimo, in particolare, l’accusa è di concorso esterno in associazione a delinquere.
Rinviati a giudizio anche: Eugenio D’Orsi, ex presidente Provincia di Agrigento; Francesco Paolo Lupo, dirigente della Soprintendenza Beni Culturali Agrigento; Gerlando Piparo, funzionario ex provincia Agrigento; Gerlando Gibilaro, ex consigliere comunale di Agrigento; Salvatore Gabriele, politico e membro del Cda; Giuseppe Giuffrida, ex consigliere comunale di Cattolica Eraclea. Inoltre, nel mirino dell’indagine anche diverse figure legate al consiglio di amministrazione e all’area tecnica di Girgenti Acque, “Hydortecne” e dell’azienda di servizi di consulenza e revisione “Deloitte & Touche”.
Tra le figure esterne, in qualche modo connesse allo scandalo Girgenti Acque, vi sono: Salvatore Aiola, ex brigadiere nucleo Radiomobile della compagnia di Agrigento; Silvio Apostoli, intermediario per l’acquisto dei contatori idrici in Cina; Pio Giovanni Avanzato, funzionario Arpa; Bernardo Barone, direttore tecnico programmazione Ato; Alfonso Bugea, giornalista; Giuseppe Maragliano, dirigente Arpa; Giuseppe Milano, direttore tecnico amministrativo AG9; Salvatore Montana Lampo, direttore Arpa Agrigento; Fulvio Riccio, consulente a contratto dell’autorità d’ambito ottimale della Provincia di Agrigento; Maria Patrizia Scimecca, dirigente Arpa; Pietro Sorci, membro collegio sindacale; Roberto Violante, ex comandante della stazione Carabinieri di Realmonte.