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Giulia Tramontano, folla e commozione per il funerale: “È una martire”

Centinaia di persone si sono raccolte oggi pomeriggio fuori dalla chiesa di Sant’Antimo per l’ultimo saluto a Giulia Tramontano. Dolore e commozione durante la cerimonia strettamente privata, così come voluto dai familiari della 29enne, incinta al settimo mese, uccisa con 37 coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.

Alcuni hanno indossato maglie bianche con la scritta Giulia e Thiago, il nome del bimbo che la giovane aveva in grembo. “L’amore regala e non priva. Protegge e non uccide”, recita un cartellone fuori dalla chiesa.

Il vescovo: “Giulia è una martire”

“Giulia può essere indicata come una testimone, una martire“, ha detto il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che insieme al parroco don Salvatore Coviello, ha presieduto la cerimonia funebre. “Lei è una testimone perché portava la vita dentro di sé”, ha proseguito mons. Spinillo, parlando con i giornalisti prima di entrare in chiesa. Davanti a tanta violenza c’è solo da dire che abbiamo perso la capacità di rapportarci alla vita”.

Un lungo applauso e poi il lancio in cielo di centinaia di palloncini bianchi ha salutato il feretro di Giulia all’uscita dalla chiesa. Accanto alla bara i familiari hanno creato un breve corteo funebre.

Foto TgrRaiCampania

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Redazione PL