È meglio un gol della squadra del cuore o una notte di piacere sfrenato?
L’ala destra si invola sulla fascia, salta un paio di avversari, mette al centro un traversone invitante per il centravanti che si fa largo in mezzo a due difensori, salta altissimo di testa, colpisce il pallone, il portiere si tuffa all’incrocio dei pali ma non ci arriva. Si gonfia la rete, è orgasmo! Ah, no, scusate, è gol. Ma non è un errore grave perché, a quanto pare, non c’è molta differenza tra i piaceri dell’eros e la propria squadra del cuore. A dimostrarlo è una ricerca effettuata congiuntamente dal Laboratorio di Neuroscienza sociale dell’Università di Valencia e dal Dipartimento di Psicologia sociale e organizzativa della VU University Amsterdam, durante la finale dei Mondiali di calcio 2010 tra Spagna e Olanda.
CALCIO E SESSO
Secondo i ricercatori, assistere alla partita della propria squadra del cuore dal punto di vista ormonale equivale, per la maggior parte degli uomini, a praticare un’intensa e prolungata attività sessuale. Ad agire sarebbero infatti gli stessi ormoni, ovvero il testosterone e il cortisolo (quest’ultimo è l’ormone dello stress). Questi ultimi entrerebbero in circolazione nell’organismo non solo quando si fa l’amore ma anche durante un match di football. L’intensità degli ormoni varia durante i 90 minuti e dipende molto da come si mette la partita.
IL TEST DURANTE I MONDIALI
A 50 tifosi spagnoli sono stati misurati i livelli di testosterone e cortisolo mentre assistevano alla gara della loro Nazionale contro l’Olanda. Ciò è avvenuto durante i mondiali di calcio del 2010. Un test poco invasivo che non ha distratto più di tanto i sostenitori iberici. Attraverso alcuni prelievi di saliva, nei momenti topici della partita, è venuto fuori che il cortisolo aumentava gradualmente in tutti i soggetti, mentre l’ormone dello stress faceva continue oscillazioni, con picchi molto più alti nei giovani.
LO STRESS E L’AUTOSTIMA
E’ scientificamente provato che si va in stress anche quando viene minacciata la propria autostima. Per un uomo può avvenire durante un rapporto sessuale, quando si fa “cilecca”, o quando si va “a segno” troppo presto. La stessa cosa avverrebbe durante una partita di calcio in cui la nostra squadra del cuore alterna buone giocate a momenti di difficoltà. Lo stress può aumentare e con esso la paura di perdere. E’ la teoria dell’autoconservazione sociale, che in ambedue i casi viene tirata in ballo dal nostro cervello. Chi ha livelli di cortisolo più alti durante una gara di calcio vivrebbe l’eventualità della sconfitta della sua squadra come una grave minaccia per la propria autostima, con produzione di forti dosi di stress. La stessa cosa che avviene durante un rapporto sessuale in cui subentrano paure e insicurezze.
MEGLIO L’EROS O LA PROPRIA SQUADRA DEL CUORE?
Da non crederci, ma uno studio dei ricercatori della Loughborough University ha dimostrato che il 67% degli uomini residenti in Gran Bretagna preferisce di più guardare una partita di calcio che dedicarsi ai piaceri della carne. Per il campione di britannici testato è meglio stare distesi sul divano, magari con una birra in mano, a guardare la propria squadra del cuore, che dedicarsi a fidanzate, spose o amanti, a fantasie erotiche, a giochi o accessori sessuali. Troppo faticoso.
Da quanto emerge, questi tifosi sfegatati passano più di 4 ore a settimana davanti alla tv a guardare partite di calcio e meno di due ore a settimana ad esercitare i piaceri dell’eros con le proprie compagne. Ma le sorprese non finiscono qui: più del 70% di questi supporter hanno confessato agli studiosi di provare sensazioni simili o uguali all’eccitazione sessuale quando gioca la propria squadra del cuore. La domanda a questo punto sorge spontanea: questi test sono stati fatti in Spagna e in Gran Bretagna, ma sarà così anche nella nostra penisola? Anche per coloro che da sempre sono considerati “grandi amatori”, ovvero gli italiani, è valido tutto ciò? In assenza di una prova certa fatevi la domanda e datevi una risposta! 😉