È saltato il tavolo di confronto alla Camera a cui erano presenti Pd, M5S, LeU, Italia Viva e Europeisti. Posizioni distanti per un eventuale Governo Conte ter. Posizioni distanti soprattutto su giustizia e istruzione.Fumata nera a un vertice di Matteo Renzi con Dario Franceschini, Vito Crimi e Roberto Speranza per cercare un’intesa sulla nascita di un governo Conte ter. Sia sui temi che sulla squadra, dal Mes al ruolo di Arcuri, non si sarebbero registrate le aperture attese. In particolare, secondo fonti, Crimi avrebbe detto no alla richiesta di sostituire i ministri Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. In più, sarebbe stato “posto un veto” su Teresa Bellanova al ministero del Lavoro.
Davide Faraone, Italia Viva: “Il problema era quello di dare un segnale di discontinuità. Non si è capito perché altrimenti abbiamo generato questa crisi politica. Non è che c’è il capriccio di far perdere tempo al Paese. C’è la volontà di cambiare una situazione che non poteva più andare avanti in quel modo. Sempre oggi noi abbiamo detto no a Conte di fronte ad una discussione che c’è stata al tavolo in riunione con il presidente Fico. Però è chiaro che la strada rimane stretta perché la situazione è ingestibile. Ci propongono di dare il via allo stesso governo di prima. Ci fidiamo di Mattarella e di quello che farà. Il presidente Fico deciderà quando andare a parlare e se ci saranno altre tematiche nuove. Ma è chiaro che sarà il presidente Mattarella a dire come proseguire.”
E poi il tweet di Matteo Renzi: