Il 12 dicembre 2020 nell’aula bunker del carcere di Bicocca a Catania si è tenuta l’udienza preliminare a carico di Matteo Salvini per la vicenda della nave Gregoretti. In quella occasione era stato convocato anche il premier Giuseppe Conte. Non si è presentato, ma ha fatto sapere al gup Nunzio Sarpietro di non essere disponibile. E di volersi avvalere dell’articolo del codice di procedura penale che dà facoltà al presidente del Consiglio di essere ascoltato a Roma. Il gup ha fissato espressamente per lui una nuova udienza per il 28 gennaio 2021. Per cui dovrà recarsi a Roma per sentire Giuseppe Conte in uno dei saloni di Palazzo Chigi.
Quindi domani nel processo per il caso Gregoretti, che vede l’ex ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e abuso d’ufficio ci sarà deposizione del presidente del Consiglio uscente. Nel frattempo il procedimento si è arricchito di nuovi documenti, che sono stati inseriti nel fascicolo dell’udienza preliminare. Si tratta di mail, lettere, corrispondenze tra Stati sullo sbarco di migranti. Nelle scorse settimane la difesa del leader della Lega aveva chiesto la produzione di nuove carte al gup Nunzio Sarpietro, che le ha acquisite.
Sono decine di carte, tra cui mail tra la Presidenza del Consiglio e il Ministero degli Esteri o il Ministero degli Interni, e ancora lettere del premier Giuseppe Conte ad alcuni Capi di Stato. Oltre ad alcune informative al Parlamento sui migranti. Dai documenti emergerebbe come il premier, durante gli sbarchi, chiedesse agli altri Stati membri la redistribuzione dei naufraghi.